Nutella supera Samsung: Ferrero tra i ricchi del globo
Dopo essere stata eletta sul podio delle aziende in cui gli studenti preferirebbero lavorare, la Ferrero continua a sfidare i colossi hi-tech. Questa volta si parla del valore del patrimonio familiare e l’azienda di Alba si piazza davanti alla Samsung e la catena di alberghi 5 stelle Hyatt.
Sulla classifica stilata da Bloomberg, sul podio troviamo:i Walton (proprietari della catena di supermarket Wal Mart), i Mars (coloro che hanno creato le M&Ms), i Koch (operanti nel settore asfalto, chimica ed energia), il cui patrimonio personale risulta superiore ai 100 miliardi di dollari. La famiglia regina del petrolio Saud, invece, arriva a 94 miliardi.
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La storia della Nutella
Come ben sappiamo, la Nutella è il nome commerciale della crema alla gianduia con cacao e nocciola targata Ferrero.
Il successo della multinazionale di Alba che oggi conta circa 36 000 dipendenti e 31 fabbriche è dovuto per buona parte proprio alla Nutella. Le radici di questo prodotto risalgono alla Seconda Guerra Mondiale. Infatti, durante il conflitto il cacao era destinato alle scorte belliche e così, Pietro Ferrero decise di sostituire il cacao con le nocciole e lo zucchero. Nel 1946 entrò nel commercio la prima versione di Nutella. Era chiamata “ “Gandujiot” ed era una pasta di cioccolato e nocciole che veniva vendute in blocchi da taglio.
Cinque anni dopo, invece, Pietro Ferrero studiò la Supercrema l’antenata più simile all’odierno prodotto che si trova in commercio. Si trattava di una conserva vegetale venduta in grandi barattoli. Solo dopo tredici anni, dalla fabbrica di Alba uscì il primo vasetto del prodotto che farà la storia: la Nutella.
Nel 1965 raggiunse la Germania dove riscosse sin da subito un enorme successo e l’anno successivo giunse anche in Francia. Nutella supera Samsung e la famiglia Ferrero, oggi, nella classifica Bloomberg dei Tycoon più floridi del Pianeta occupa il 22esimo posto.
Nutella supera Samsung grazie alla crescita del consumo di creme spalmabili
L’estate è arrivata ma nemmeno il caldo fermerà il consumo delle creme spalmabili. Crescita registrata già a Maggio in cui la distribuzione di questi prodotti è aumentata del 18,8%. Insomma, una crescita del doppio rispetto al 2019 che si era chiuso con un sell-out superiore ai 403 milioni di euro.
Nel 2020 la Nutella si è posta al 14esimo posto nella classifica IRI delle merceologie che hanno generato fatturato aggiuntivo in GDO. Si aggira intorno ai 67 milioni di euro in più tra gennaio e metà maggio. Sicuramente l’effetto scorta che ha caratterizzato il lockdown e l’alta pressione promozionale (oltre un terzo delle vendite è fatto da prodotti in offerta) hanno spinto gli italiani a comprare più creme spalmabili dolci.
Nutella: la concorrenza è diventata agguerrita
Nutella è un prodotto che non soffre della stagionalità al contrario di tavolette e praline. La caratteristica principale di questo prodotto è proprio la sua versatilità. Le occasioni di consumo sono illimitata: dalla colazione alla merenda fino alla preparazione di dessert per pranzi e cene.
Il 2020 si è rivelato un ritorno ai fornelli domestici a causa del lockdown e questo non ha fatto altro che giovare alla famiglia Ferrero. Tra marzo e aprile, oltre 2 milioni di famiglie sono tornate a consumare Nutella. Un trend che ha fatto aumentare di circa il 35% le interazioni con i social del brand.
Nutella ha decisamente divorato una bella fetta di mercato ma non è la sola nel settore. Anche gli altri competitor hanno beneficiato del trend positivo e tutto questo è sfociato in:
- nuovi investimenti in Advertising (ogni riferimento a Novi è tutt’altro che casuale);
- sono arrivati nuovi prodotti come la Cremé di Rossana al Cioccolato e la Crema di noci brasiliane Damiano;
- investimenti sull’e-commerce come La Perla di Torino che, da maggio, ha quadruplicato le vendite online ed è volata oltre i confini raggiungendo Stati Uniti e Germania.
Ma la Regina delle creme spalmabili resta indiscutibilmente la Nutella. La multinazionale di Alba adesso fattura più di 11 miliardi di euro l’anno e genera oltre 220 milioni di profitti. La famiglia Ferrero dispone di un matrimonio di 30,5 miliardi di euro dimostrando di poter tenere testa ai colossi dell’Hi-Tech.