Margherita Cassano: ecco chi è la prima donna ai vertici della Corte di Cassazione
È la prima volta che il Consiglio Superiore della Magistratura nomina una donna come presidente della Corte di Cassazione. Stiamo parlando di Margherita Cassano, attualmente vice presidente della medesima Corte che il prossimo 6 marzo subentrerà a Pietro Curzio. L’assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduto da Sergio Mattarella, ha approvato all’unanimità la nomina dell’attuale vice a presidente.
Sono ormai passati sessanta anni dall’entrata in vigore della legge 66/1963 a favore delle quote rosa negli impieghi pubblici e finalmente è arrivato il momento di porla ancora di più in essere. Sessanta anni fa è stata approvata una legge che prevedeva l’ingresso delle quote rosa a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della carriera e basti pensare che nel 2022 il numero di donne facenti parte della magistratura ha superato quello degli uomini! Ma adesso vediamo chi è colei che sarà l’antesignana delle donne Presidenti della Corte Suprema di Cassazione.
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Margherita Cassano: chi è
Margherita Cassano nasce a Firenze nel 1955. E’ figlia di Pietro Cassano, magistrato molto attivo negli anni di piombo. Nel 1980 inizia a lavorare in magistratura nel settore penale e dal 1981 al 1998 è stata pubblico ministero nella Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze a fianco al procuratore Pier Luigi Vigna. Sotto questo ruolo ha seguito inchieste su associazioni a delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. Dal 1998 è entrata a far parte del Consiglio Superiore della Magistratura e fino al 2002 ha fatto parte della Magistratura Indipendente, ossia l’associazione chiamata a promuovere l’indipendenza della magistratura.
Nel 2003 entra a far parte della Corte di Cassazione dove si occupa principalmente di omicidi e mafia. È stata infatti lei a scrivere la sentenza definitiva contro Marcello Dell’Utri; sentenza che nel 2014 lo ha condannato a concorso esterno in associazione mafiosa. Nel 2015 diventa presidente della Corte d’Appello di Firenze e nel 2020 diventa presidente aggiunto della Cassazione a Roma. Quest’ultima è stata una nomina molto discussa tant’è che la stessa Margherita pronuncia le seguenti parole a seguito della sua nomina:
Verrà il giorno in cui una nomina come la mia non sarà più una notizia, e allora sì, per davvero, quello sarà un gran giorno per tutte le donne.
Il 15 febbraio 2023 è stata nominata all’unanimità Presidente della Corte di Cassazione, cima di una carriera a dir poco stratosferica.
Ruolo della Corte di Cassazione
In Italia, il vertice della giurisdizione ordinaria è occupato dalla Corte Suprema di Cassazione la cui principale funzione è quella di assicurare:
L’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni.
Dunque, la Corte di Cassazione deve assicurare che la legge venga interpretata nel modo corretto essendo il tribunale di ultima istanza nel sistema giurisdizionale italiano. L’ultimo presidente in ordine di tempo è stato Pietro Curzio, ormai prossimo alla pensione.
Margherita Cassano: arrivano le congratulazioni
Non poche le congratulazioni arrivate alla neo presidente da parte del mondo politico. In primis dalla presidente Giorgia Meloni che lascia a Twitter l’onere di esprimere il suo pensiero:
Congratulazioni a Margherita Cassano, nuovo Presidente della Corte di Cassazione e prima donna al vertice della Suprema Corte. A lei vanno le mie felicitazioni e i più sinceri auguri di buon lavoro.
Non sono mancate anche le congratulazioni di Silvio Berlusconi che tramite Instagram esprime il suo appoggio:
La nomina di Margherita Cassano a Primo Presidente della suprema Corte di Cassazione è un’ottima notizia per due ragioni. Prima di tutto per la sua straordinaria competenza giuridica, il grande equilibrio e il profondo senso delle istituzioni che hanno caratterizzato un’intera vita spesa al servizio della giustizia.
Beh, congratuliamoci anche noi con Margherita Cassano: sono questi i personaggi che dovrebbero essere presi come esempio e non le influencer che uccidono la grammatica italiana! Buon lavoro Dottoressa Cassano!