Conto corrente, con questa novità i tuoi risparmi non sono al sicuro: se hai debiti ti tagliano lo stipendio a metà

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Conteggio contanti in valuta straniera (Pixabay Foto) - www.managementcue.it

Conto corrente, quali sono le novità sul pignoramento sul conto? Le nuove norme impediscono di toglierti tutto per un debito.

La gestione delle finanze personali è una sfida per molte persone, specialmente quando si trovano di fronte a debiti e al rischio di pignoramento. Questo strumento legale consente ai creditori di ottenere il pagamento di quanto dovuto direttamente dallo stipendio o dalle somme presenti sul conto corrente del debitore.

La legge stabilisce dei limiti per assicurare che il debitore possa continuare a mantenere una qualità di vita dignitosa nonostante il pignoramento di una parte del suo stipendio. Il minimo vitale, di fatto, rappresenta la porzione dello stipendio che non può essere toccata per consentire al lavoratore di far fronte alle spese quotidiane.

Esistono varie circostanze in cui lo stipendio del debitore può essere oggetto di pignoramento. La legge pone vincoli precisi affinché il prelievo non superi una determinata percentuale anche quando ci sono più debiti a cui far fronte, preservando una parte consistente delle entrate del lavoratore.

Le regole sul pignoramento non riguardano solo lo stipendio percepito direttamente dal datore di lavoro, ma anche le somme già accreditate sul conto corrente del lavoratore. In questo caso, la legge prevede ulteriori protezioni, come la soglia minima al di sotto della quale il pignoramento non può avvenire, basata sul valore dell’assegno sociale.

Le nuove regole per il pignoramento dello stipendio nel 2024

A partire dal 2024, le soglie per il pignoramento dello stipendio sono state aggiornate. Il limite entro cui è possibile procedere al pignoramento è aumentato in base alla rivalutazione dell’assegno sociale. Questo significa che il lavoratore può vedere protetta una somma maggiore del proprio stipendio rispetto agli anni precedenti, garantendo una maggiore sicurezza finanziaria.

Quindi, non è il tipo di conto corrente ad assicurare una copertura da eventuali prelievi forzosi, ma l’importo che si trova sul conto. Se questo è inferiore all’importo dell’assegno sociale, allora non è possibile per il creditore procedere con il pignoramento.

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Carte di credito in tasca (Pixabay Foto) – www.managementcue.it

Pignoramento del conto corrente: cosa cambia nel 2024?

Nel caso di stipendi già accreditati sul conto corrente, il pignoramento può avvenire solo sulla somma eccedente il triplo dell’assegno sociale. Nel 2024, con un assegno sociale rivalutato a 534,41 euro, la somma non pignorabile sale a 1.603,23 euro. Questo aggiornamento protegge una parte più consistente delle somme presenti sui conti correnti, offrendo maggiore tutela ai lavoratori in difficoltà finanziarie.

Chi ha meno di quella somma sul conto può sentirsi sicuro da pignoramenti sul conto, ma attenzione: non pagare un debito comporta comunque la maturazione di interesse e i creditori possono rivolgersi al tribunale per agire.