Australia, vietati i social agli under 16: le piattaforme rischiano multe milionarie

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Social network (Pixabay Foto) - www.managementcue.it

L’Australia vieta ai minori di 16 anni di accedere ai social network. Cosa sta succedendo e come hanno reagito le Big Tech?

Le piattaforme social offrono un modo per connettersi con amici, condividere esperienze e creare un’identità digitale per i ragazzi. Questa presenza continua nel mondo virtuale potrebbe creare dei problemi per la crescita e il benessere dei ragazzi.

L’esposizione ai social network può esporre i minori a contenuti inappropriati, cyberbullismo, rischi per la privacy e dipendenza da internet. La pressione a conformarsi a ideali di bellezza irrealistici e la paura di essere esclusi possono avere un impatto negativo sull’autostima e sulla salute mentale dei giovani.

Nonostante i rischi, i social network possono offrire anche molti benefici ai giovani. Possono favorire lo sviluppo di competenze digitali, la creatività e la comunicazione. Possono essere uno strumento utile per apprendere, fare nuove amicizie e rimanere in contatto con persone lontane.

Genitori e educatori hanno un ruolo nel guidare i ragazzi nell’uso dei social network. È importante stabilire regole chiare, monitorare l’attività online dei figli e aprire un dialogo aperto e sincero sui rischi e i benefici dei social media. Insegnare ai giovani a essere critici nei confronti dei contenuti online e a proteggere la privacy è importante.

Cosa troverai in questo articolo:

Cosa sono i social per i giovani

Per i ragazzi, i social network sono molto più di una semplice piattaforma di comunicazione. Sono uno spazio digitale dove costruiscono la propria identità, interagiscono con i coetanei, condividono interessi e passioni. Con i social, i giovani esplorano il mondo, scoprono nuove tendenze e si confrontano con diverse culture. Le piattaforme come TikTok, Instagram e Snapchat sono diventate palcoscenici virtuali dove i ragazzi possono esprimere la creatività, mostrare le abilità e costruire una rete di amicizie che va oltre i confini geografici.

L’utilizzo dei social network offre ai ragazzi numerose opportunità, ma comporta anche dei rischi. L’esposizione a contenuti inappropriati, il cyberbullismo e la dipendenza da internet sono solo alcune delle problematiche a cui i giovani possono andare incontro. Oggi arriva una nuova norma per proteggere i minori di 16 anni. Come funziona?

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Social icone (Pixabay Foto) – www.managementcue.it

Le nuove norme

L’Australia ha approvato una legge storica che vieta l’accesso ai social media per i minori di 16 anni. Passata con 34 voti favorevoli su 19, la norma esclude YouTube per il suo valore educativo. Le aziende tech che non implementeranno efficaci sistemi di verifica dell’età rischiano sanzioni fino a 49,5 milioni di dollari australiani. Il provvedimento ha ottenuto un ampio consenso, con il 77% degli australiani favorevoli secondo un sondaggio YouGov, e il sostegno unanime dei leader statali e territoriali.

La norma non specifica come verificare l’età degli utenti, ma punta a una sperimentazione tecnica che si concluderà nel 2025. Sistemi come la verifica con documenti sono esclusi per proteggere la privacy. Le VPN potrebbero aggirare i blocchi, come già avviene in Francia. Le grandi aziende tech, tra cui Meta ed Elon Musk, hanno criticato la legge definendola affrettata e priva di basi scientifiche solide. Amnesty International ha espresso preoccupazioni per l’impatto sui giovani vulnerabili, come le comunità LGBTQ+ e gli immigrati, che potrebbero perdere importanti reti di supporto. Sul piano globale, paesi come Norvegia e Regno Unito stanno osservando con attenzione il caso australiano. La notizia arriva da Wired.