“Ti regaliamo una casa se cambi lavoro”, il presidente lo ha detto davvero: chiunque sta mandando la richiesta | Una proposta così è troppo allettante

Regalare una casa a chi decide di fare questo lavoro (Canva) - managementcue.it
Se decidi di cambiar lavoro, volendone abbracciare uno inerente, magari, alla campagna, è probabile che ti regaleranno una casa.
Nel corso degli anni, molti lavori che un tempo erano fondamentali per la società, stanno scomparendo a causa dell’automazione, del progresso tecnologico, e dei cambiamenti economici. Sebbene, comunque, siffatti mestieri rappresentino un vero patrimonio culturale e storico di grande valore.
Artigiani, sarti, calzolai, ramai, son solo alcuni esempi di professioni che un tempo erano diffuse, e oggi son sempre più rare. Con la loro scomparsa che non significa solo la perdita di un’occupazione, ma anche di conoscenze tramandatesi per generazioni.
Un declino (appunto di questi lavori) che spesso porta a una maggior dipendenza da produzioni industriali, e materiali di minore qualità. Mentre riscoprire e valorizzare queste professioni, potrebbe invece favorire la sostenibilità e la personalizzazione dei prodotti.
Investire, dunque, nella formazione e nella promozione dei vecchi mestieri, potrebbe rappresentare una vera opportunità per le nuove generazioni, creando sbocchi lavorativi unici, e salvaguardando un importantissimo patrimonio culturale.
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Un ritorno all’agricoltura per i giovani
In Spagna, per esempio, si guarda con interesse alla possibilità di rendere il lavoro agricolo più attrattivo, per le nuove generazioni. Non a caso, il segretario di Stato per la Gioventù e l’Infanzia, Rubén Pérez, ha chiesto all’Unione Europea di investire nel miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nelle aree rurali, con l’obiettivo di render l’agricoltura qualificata, una scelta valida per i giovani. Offrendogli, dirimpetto, un’occupazione dignitosa con alloggio adeguato, e un orario lavorativo sostenibile.
Durante un incontro con i ministri della Gioventù dell’UE, Pérez ha infatti sottolineato l’importanza della riduzione dell’orario di lavoro, per facilitare il passaggio dalle città alle campagne. E il governo spagnolo, sta appunto negoziando con i sindacati, per la riduzione della settimana lavorativa a 37,5 ore, incentivo che potrebbe quindi rendere più allettante la vita nelle aree rurali. Soprattutto per l’ingente costo delle abitazioni nelle città, dovuto all’alta affluenza di turisti: tale da rendere i centri urbani sempre meno accessibili per i giovani, spingendoli a considerare alternative nelle zone meno popolate.

L’importanza dei servizi pubblici
Affinché i giovani scelgano di stabilirsi nelle campagne, è essenziale migliorare i servizi pubblici; in particolare, i trasporti. Evidenziando, Pérez, la necessità di garantire collegamenti efficienti con le città, dal momento che la maggior parte delle opportunità lavorative e dei servizi essenziali, rimane concentrata nei centri urbani.
Nel dibattito è emersa anche l’importanza della migrazione in territori rurali e strategici dell’UE, come opportunità per il ricambio generazionale.Non a caso, Pia Ahrenkilde, direttrice generale della Commissione Europea per l’Istruzione, la Gioventù, lo Sport e la Cultura, ha ribadito che responsabilizzare i giovani, in merito proprio alle aree rurali, è cruciale al punto da contrastare il declino demografico, e rivitalizzare le campagne. Giacché un maggior coinvolgimento dei giovani, potrebbe infatti rappresentare la chiave per garantire un futuro sostenibile, alle aree meno popolate.