“Non riesco a smettere di fumare”: parte il licenziamento in tronco | Passata la legge: da oggi è considerata giusta causa

Uomo senza fumare (Canva Foto) - managementcue.it
Licenziato perché non riesce a smettere di fumare: ecco cosa dice la sentenza di Cassazione. Scopri i dettagli ora!
Immagina di perdere il lavoro solo perché non riesci a smettere di fumare. Sembra incredibile, ma è successo. Un dipendente è stato licenziato in tronco perché sorpreso a fumare in un’area vietata. Cosa è successo e come difenderti?
Sei al lavoro, ti prendi una pausa veloce e accendi una sigaretta. Un gesto normale per molti, ma non per il tuo capo, che decide di licenziarti su due piedi. Questo è quanto accaduto in un’azienda italiana, dove il fumo è stato considerato una violazione grave da giustificare il licenziamento immediato.
Pensare di perdere il lavoro per una sigaretta può sembrare assurdo, eppure in alcuni casi è già successo. Alcune aziende stanno adottando politiche sempre più severe contro il fumo. La domanda è: può essere una giusta causa per licenziare qualcuno?
Il fumo può influire sui diritti e doveri del lavoratore? La risposta è arrivata dai tribunali, e ha sorpreso tutti. Scopri ora cosa hanno detto alla Cassazione e come proteggere il tuo lavoro da questo pericolo!
Cosa troverai in questo articolo:
Cosa è successo
Un datore di lavoro ha deciso di licenziare un dipendente dopo averlo sorpreso a fumare in un’area no smoking. Secondo il datore, era una violazione grave delle regole aziendali e della sicurezza sul lavoro. La Corte d’Appello ha dato ragione all’azienda, per cui il comportamento del lavoratore giustificava il licenziamento.
Il tribunale ha sostenuto che il dipendente era stato sorpreso a fumare in un’aerea vietata. Per questo, il licenziamento è stato confermato. La vicenda non si è conclusa qui, perché la Cassazione ha poi ribaltato la decisione. Come?
La risposta della Cassazione
Secondo la Cassazione, il solo fatto di fumare non era sufficiente come condotta negativa per giustificare il licenziamento per giusta causa. La Suprema Corte ha stabilito che per interrompere un rapporto di lavoro in tronco servono motivazioni più gravi, come comportamenti reiterati o violazioni di sicurezza ben più serie.
In altre parole, se il dipendente avesse avuto altri atteggiamenti scorretti oltre a fumare, il licenziamento sarebbe stato legittimo. Punire una persona solo perché ha acceso una sigaretta, senza altri elementi gravi, non può essere considerato giusto. La notizia arriva da Brocardi e chiarisce un punto importante: il fumo da solo non può essere una ragione valida per perdere il lavoro, anche se incide sulla salute.