Vai al mare e ti danno pure 20.000 euro: occasione da non perdere, il governo ti regala la vacanza dei tuoi sogni

Trasferirsi in Sardegna, si può e si deve (Freepik Foto) - www.managementcue.it
In Italia esistono numerose iniziative locali e nazionali volte a stimolare lo sviluppo economico e sociale in aree specifiche del territorio.
Spesso queste misure prendono la forma di incentivi o agevolazioni dedicate a chi è disposto a investire tempo, risorse e competenze in contesti meno popolati o economicamente svantaggiati.
Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità e la valorizzazione delle aree interne è cresciuta sensibilmente. Le istituzioni stanno cercando di invertire fenomeni come lo spopolamento, offrendo nuove prospettive a chi desidera cambiare stile di vita o rilanciare la propria attività professionale.
Per chi lavora in proprio o gestisce un’impresa, valutare le opportunità offerte dai bandi pubblici può rappresentare un punto di svolta. Oltre al vantaggio economico diretto, queste iniziative permettono spesso di inserirsi in un ecosistema fertile, con potenzialità ancora inespresse.
In un periodo di transizione economica e sociale, trovare nuove vie per conciliare qualità della vita e sviluppo professionale diventa essenziale. Non sorprende, quindi, che sempre più persone prendano in considerazione soluzioni alternative rispetto ai tradizionali centri urbani.
Cosa troverai in questo articolo:
Un’occasione concreta e ben definita
Una di queste opportunità arriva da una misura regionale che prevede l’erogazione di un contributo fino a 20.000 euro per chi decide di spostare o avviare la propria attività in determinati comuni italiani con caratteristiche specifiche. L’iniziativa è rivolta a imprenditori e liberi professionisti ed è finalizzata a rilanciare territori caratterizzati da forte calo demografico.
Il contributo, erogato a fondo perduto, viene assegnato sulla base dell’ordine cronologico delle domande e varia in base all’impatto occupazionale generato: 15.000 euro per il semplice trasferimento o apertura, 20.000 euro se si generano nuovi posti di lavoro. La domanda va inviata esclusivamente in via telematica attraverso una piattaforma dedicata, previa verifica di requisiti formali e regolarità contributiva.
Chi può accedere e dove si applica
Il beneficio è accessibile solo a chi ha trasferito o avviato l’attività tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2024 in comuni con meno di 3.000 abitanti (alla data del 31 dicembre 2020). Inoltre, non è possibile ottenere l’incentivo se si è già beneficiato dello stesso bando in una delle edizioni precedenti.
Il bando è rivolto a imprenditori e professionisti che, tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2024, hanno avviato o trasferito un’attività in uno dei comuni della Sardegna con meno di 3.000 abitanti (alla data del 31 dicembre 2020). Tra i comuni interessati figurano, ad esempio, Bitti, Abbasanta, Austis, Aritzo, Baunei, Belvì, Desulo, Fonni, Gadoni, Gavoi, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Seui, Sorgono, Teti e Tonara. L’elenco completo dei comuni ammissibili è disponibile nell’Allegato 1 del bando ufficiale pubblicato dalla Regione Sardegna.