Ufficiale, “Chi va a mare in estate paga 38.656 euro”: passata la legge | Dovete stare a casa oppure lavorare

Le norme per i lavoratori sono state modificate (canva.com) - www.businesscue.it
Le norme per i lavoratori sono state modificate da una nuova sentenza della Cassazione. Questo è ciò che dovresti sapere per evitare sanzioni.
In un epoca storica caratterizzata da una crescente flessibilità delle norme del mondo del lavoro su diversi fronti, permangono tuttavia aree in cui la disciplina si mantiene rigorosa.
Alcuni comportamenti, apparentemente innocui, possono infatti trasformarsi in veri e propri boomerang disciplinari, con conseguenze devastanti per la propria posizione.
È sufficiente un gesto inappropriato, una condotta imprudente o una clamorosa svista per esporsi al rischio di sanzioni severe, fino alla possibilità di un licenziamento immediato.
Tale aspetto trova conferma in un’ordinanza della Corte di Cassazione, la quale ha messo in evidenza una controversia concreta, divenuta simbolo di una linea giuridica consolidata.
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Cosa dice il caso
Lo riporta Brocardi: il caso concerne un operaio in malattia a causa di una lesione al braccio, il quale, ignorando le indicazioni di riposo assoluto fornite dal medico, è stato sorpreso a bordo di uno scooter diretto verso una località balneare. Tale scelta si è rivelata particolarmente avventata per il lavoratore, in quanto l’azienda ha deciso di avviare un procedimento di licenziamento per giusta causa. Anche se il lavoratore ha tentato di difendersi, la Corte di Cassazione ha stabilito che non è necessaria una prova clinica di aggravamento per giustificare il licenziamento; è sufficiente che l’azione compiuta possa potenzialmente compromettere il percorso di recupero.
Il principio fondamentale ribadito dai magistrati è che il lavoratore, anche durante il periodo di malattia, deve comportarsi in conformità ai principi di buona fede e diligenza. L’assenza giustificata sul piano sanitario non equivale, infatti, a una libertà totale di movimento. In base a quanto stabilito dalla Suprema Corte, ogni attività svolta durante il periodo di malattia deve risultare compatibile con il piano terapeutico prescritto.
Altre sentenze
È opportuno notare che non tutte le attività extralavorative sono vietate. In un’altra sentenza del 2024, la Corte ha ritenuto legittimo il comportamento di un lavoratore in cura per depressione che ha scelto di esibirsi cantando in un piano bar, considerando tale attività persino benefica per il processo di recupero! Pertanto, la distinzione fondamentale risiede nell’effetto potenziale sull’iter terapeutico. La linea interpretativa adottata dai giudici non è pertanto inedita.
Già in precedenti sentenze, riporta Brocardi, era stato sottolineato che il rispetto del dovere di correttezza contrattuale deve essere mantenuto anche in caso di assenza giustificata. In questo contesto, provando ad immaginare una situazione assolutamente estrema, si può perdere il diritto alla retribuzione e si può incorrere in un licenziamento per giusta causa. Considerando che la retribuzione media in Italia si aggira attorno ai 38. 565 euro annui, trasgredire le normative può comportare alla lunga la perdita dell’intero salario.