L’UE ha già preso la decisione: smartphone illegali fino a quest’età | Te li vengono a togliere dalla tasca perché uccidono

Bambini e smartphone (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
L’Unione Europea pronta a fissare un limite d’età per gli smartphone in queste particolari situazioni: la lotta comincia.
Negli ultimi anni gli smartphone sono diventati praticamente onnipresenti, soprattutto tra i più giovani. Non sono più solo telefoni: oggi sono compagni di giochi, strumenti di studio (forse…), di socializzazione e, diciamocelo, anche distrazione. È normale quindi che ci si cominci a chiedere: ma tutto questo fa bene?
Si sente sempre più spesso parlare di effetti collaterali, specie tra bambini e adolescenti. Psicologi, educatori e genitori iniziano ad alzare la voce: stare costantemente attaccati a uno schermo fin da piccoli non è proprio il massimo. Anzi, ci sono ricerche che mettono in evidenza legami tra l’uso intensivo del cellulare e problemi come ansia, calo di attenzione e difficoltà a comunicare.
Il punto critico sembra essere proprio la scuola. Lì dove ci si dovrebbe concentrare, imparare, relazionarsi… spesso entrano in scena le notifiche, i video, i messaggi. E così capita che, invece di ascoltare la lezione, uno studente sia immerso in tutt’altro mondo. Un mondo a portata di tasca, ma che rischia di isolarti da quello reale.
E allora la domanda viene da sé: ha ancora senso lasciare che i più piccoli abbiano libero accesso agli smartphone? O è il momento di mettere qualche paletto, almeno fino a una certa età? L’Europa, a quanto pare, ha deciso di affrontare la questione.
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Il piano è già sul tavolo
Se la situazione dovesse andare in porto, gli smartphone potrebbero diventare illegali qui per chi ha meno di una certa età. Gli adulti potrebbero addirittura ritirarli all’ingresso, per evitare qualsiasi uso. Non si parla di vietare il possesso, ma l’uso, sì, e in maniera molto rigida.
Tutto nasce da una preoccupazione crescente: ansia, ritiro sociale (il fenomeno dell’Hikikomori è in aumento anche in Italia), calo delle capacità cognitive… i segnali sono chiari. Così, l’UE vuole agire. Un piano comune, valido per tutti gli Stati membri, che potrebbe cambiare il modo in cui i ragazzi vivono la scuola. E forse anche come noi adulti guardiamo alla tecnologia.
L’Unione Europea scuote il dibattito
In queste settimane il Parlamento europeo ha acceso i riflettori proprio su questo tema, come riporta Brocardi. A muoversi sono stati i deputati del gruppo dei Verdi, che hanno chiesto una misura forte: vietare l’uso degli smartphone a scuola per i ragazzi dai 6 ai 15 anni. Non è solo una proposta provocatoria, ma una richiesta concreta, nata da una lunga serie di studi.
Il commissario europeo per l’Istruzione e la gioventù, Glenn Micallef, ha confermato che la Commissione è già al lavoro: stanno raccogliendo dati da tutti i Paesi UE per capire cosa funziona e cosa no. L’obiettivo? Arrivare a una decisione chiara, condivisa, magari entro il… beh, si parla di fine 2025. Nel frattempo, ci sono anche nuove regole tecniche: dal 20 giugno ogni smartphone in vendita dovrà avere etichette ben visibili su durata della batteria, sostenibilità, resistenza, ecc.