Dichiarazione dei redditi, recupero immediato di 2100€ inserendo il codice 15E8: te li ritrovi sul conto corrente | Te li inviano subito senza limiti di Isee

Portafogli con soldi (Pixabay foto) - www.managementcue.it
Un’opportunità poco conosciuta che consente di recuperare denaro nella dichiarazione dei redditi grazie a una detrazione specifica.
Ogni anno ci si ritrova davanti al solito appuntamento: la dichiarazione dei redditi. Un compito che, diciamolo, non entusiasma proprio nessuno. Ma dietro quei moduli pieni di codici e numeri si nascondono anche delle occasioni interessanti. E no, non parliamo solo dei classici sconti sulle spese mediche o scolastiche.
Ci sono agevolazioni pensate apposta per chi ha sulle spalle un peso in più. Roba che non tutti conoscono e che spesso passa inosservata, magari perché non se ne parla abbastanza o perché le regole sembrano scritte apposta per confondere.
In realtà, tra le righe delle istruzioni per la dichiarazione, c’è una possibilità concreta di recuperare una parte di quei soldi spesi. Non servono manovre strane o conti complicati. Basta sapere dove mettere le mani – anzi, dove mettere un codice preciso.
E poi c’è una cosa importante: non serve essere parenti stretti o avere un rapporto fiscale diretto. In certi casi anche altri membri della famiglia, quelli definiti “civilmente obbligati” (sì, proprio quelli nominati nel Codice Civile), possono chiedere questa detrazione.
Cosa troverai in questo articolo:
Il codice 15E8 e il rimborso diretto sul conto
Come riporta anche Pazienti.ail.it, tutta questa faccenda si traduce in una semplice voce nella dichiarazione: codice 15E8. È quello da inserire nel modello 730 (o nel modello Redditi PF) per attivare la detrazione. Una volta fatto, se tutto è in regola, ti ritrovi il rimborso direttamente accreditato sul tuo conto corrente. Niente attese infinite o domande da fare: arriva da solo.
Per rendere valida la richiesta, serve una ricevuta rilasciata con tanto di codice fiscale, nome e cognome sia del prestatore che del soggetto che effettua il pagamento. L’Agenzia delle Entrate chiarisce che questa detrazione può essere richiesta anche da familiari non fiscalmente a carico, ma civilmente obbligati. Inoltre, è possibile cumularla con la deduzione delle spese sostenute per i servizi domestici.
Una detrazione che fa la differenza
Se ti prendi cura di una persona non autosufficiente, puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’assistenza personale. Ma solo fino a un massimo di 2.100 euro. Significa, facendo due conti al volo, che puoi recuperare poco meno di 400 euro. Una cifra tutto sommato importante. E se rientri nei requisiti, ti spettano.
La cosa da ricordare è che il reddito complessivo non deve superare i 40.000 euro. Altrimenti niente detrazione. E per dimostrare che la persona è effettivamente non autosufficiente, non serve per forza un verbale di invalidità. Basta anche una certificazione firmata da un medico, magari il proprio medico di famiglia, che confermi che quella persona ha bisogno di assistenza continua per mangiare, camminare, vestirsi, insomma… per vivere la giornata.