UFFICIALE GIORGIA MELONI, scatta la nuova “tassa lavorante”: se lavori devi pagarla per forza | Te li levano dal mensile

Nuove tasse sul lavoro Giorgia Meloni illustrazione (Canva e Rai foto) - managementcue.it
Scatta la nuova assicurazione obbligatoria per chi lavora: anche da casa non si è più esenti, la decisione di Giorgia Meloni.
Lavorare in autonomia ha sempre significato, almeno fino a poco tempo fa, una certa libertà operativa. Chi avviava un’attività per conto proprio poteva decidere ritmi, modalità, persino spazi. Molti lavoratori autonomi, freelance e titolari di Partita IVA si sono infatti organizzati per esercitare la propria professione direttamente da casa, trasformando una stanza in ufficio, o improvvisando un angolo operativo tra le mura domestiche.
In questo scenario di autonomia crescente, si è insinuata una nuova norma che sta facendo discutere. Non riguarda un aumento fiscale diretto, né una stretta sulle deduzioni, ma qualcosa che incide comunque sul bilancio mensile: un obbligo assicurativo. La questione, apparentemente tecnica, in realtà coinvolge decine di migliaia di professionisti in tutta Italia. Il cambiamento è stato descritto da alcuni come una “tassa mascherata”.
La misura non distingue più tra chi ha un ufficio tradizionale e chi lavora da casa. Questo è uno degli aspetti che ha fatto alzare più di un sopracciglio.
L’obbligo non riguarda solo le grandi aziende con centinaia di dipendenti, ma anche le microimprese, le attività individuali e chiunque operi con regolare iscrizione al Registro delle Imprese.
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Obbligo esteso a tutte le imprese, anche casalinghe
La norma in questione è contenuta nella legge di conversione del Decreto-Legge 39/2025, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Essa introduce l’obbligo per tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione, di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da calamità naturali. Il testo è chiaro: non importa se si lavora in un capannone industriale o in una stanza della propria abitazione. Se quella porzione di edificio è utilizzata per l’attività imprenditoriale, allora rientra nell’obbligo assicurativo.
Secondo quanto specificato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, anche chi esercita da casa è tenuto a sottoscrivere l’assicurazione per la parte dell’immobile impiegata a fini professionali. Sono escluse solo le imprese agricole. Come osserva Brocardi, il mancato rispetto di questo obbligo comporta l’esclusione automatica da ogni tipo di incentivo statale o contributo pubblico.
Entro fine anno scattano i termini per le microimprese
Le scadenze sono già state fissate. Le micro e piccole imprese hanno tempo fino al 31 dicembre 2025 per mettersi in regola, mentre le grandi imprese dovevano adeguarsi già entro il 30 giugno. Si tratta di una misura che punta a rendere più resiliente il sistema economico in caso di disastri ambientali, ma che di fatto introduce un costo fisso obbligatorio per chi lavora in proprio. La polizza riguarda solo gli immobili costruiti o ampliati regolarmente: gli immobili abusivi o privi di titolo edilizio valido non possono essere assicurati né ricevere contributi.
Per molti titolari di Partita IVA, questo significa una sola cosa: una nuova voce di spesa che verrà sottratta dal mensile.