Agenzia delle Entrate, se hai un casa di proprietà ti roviniamo: ci deve dare 2400€ immediatamente | Approvata la tassa rovina famiglie

La tua casa di proprietà potrebbe essere presa di mira dall'Agenzia delle Entrate? Ecco cosa sta succedendo e come proteggere la tua casa! (Canva Foto) - managementcue.it
La tua casa di proprietà potrebbe essere presa di mira dall’Agenzia delle Entrate? Ecco cosa sta succedendo e come proteggere la tua casa!
Quando decidi di mettere in affitto la tua casa, prepara un contratto chiaro e completo. Deve indicare durata, canone mensile, modalità di pagamento e regole per l’uso dell’immobile, per evitare problemi futuri con l’inquilino.
Devi registrare il contratto all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma. Questo passaggio è obbligatorio e serve a tutelarti in base alla legge e a rispettare la normativa fiscale. Così eviti sanzioni e problemi con il Fisco.
Ricorda di consegnare all’inquilino una copia del certificato di prestazione energetica (APE). Questo documento è importante per legge e informa il futuro occupante sull’efficienza energetica dell’immobile.
Devi comunicare all’ufficio anagrafe del Comune l’ingresso del nuovo inquilino entro 20 giorni. Questo adempimento serve per aggiornare i registri comunali e per garantire la regolarità della locazione. Altrimenti, rischi di dover pagare tu per l’inquilino.
Cosa troverai in questo articolo:
Come farti pagare
Quando affitti la tua casa, è importante che l’inquilino ti paga in modo tracciabile, come con bonifico bancario, assegno non trasferibile o altro metodo che lascia una prova del pagamento. Evita i contanti, perché non offrono garanzie e possono creare problemi in caso di controversie o controlli fiscali.
Devi anche fare attenzione a conservare tutte le ricevute e le prove dei pagamenti. Questo ti serve per dimostrare che l’inquilino ha pagato regolarmente e per calcolare le tasse. È importante indicare nel contratto le scadenze e le modalità di pagamento per evitare ritardi o incomprensioni.
Come evitare le multe
Secondo piemontetopnews.it, se non dichiari i redditi percepiti dall’inquilino con la cedolare secca nel modello Unico o nel 730, rischi una multa salata. L’importo della sanzione parte da un minimo di 500 euro e può arrivare fino al 240% dell’imposta dovuta. Se dovevi pagare 1000 euro di cedolare secca e non la dichiari, la multa può raggiungere i 2400 euro.
Questo significa che dimenticare di indicare l’affitto ricevuto può costarti molto caro. Per evitare conseguenze più gravi, puoi utilizzare il ravvedimento operoso: una procedura che ti permette di regolarizzare la situazione con una sanzione ridotta e gli interessi maturati fino a quel momento. Anche se il ravvedimento è una soluzione valida per limitare i danni, comporta comunque un costo in più per gli interessi, che aumentano con il passare del tempo. Ricordati di dichiarare questa entrata e risparmia questi soldi.