Addio Coca Cola, dal 1 Giugno non potremo più comprarla nei supermercati: la bevanda preferita dai bambini ci saluta

Coca cola

Addio alla Coca cola illustrazione (Canva foto) - www.managementcue.it

Addio Coca-Cola, la bevanda simbolo potrebbe sparire dagli scaffali italiani: cosa sta succedendo alla famosa bevanda.

Da decenni accompagna i pranzi, le feste di compleanno e i momenti di relax. È uno di quei prodotti che, pur essendo americani fino al midollo, sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo italiano. Coca-Cola non è solo una bibita, è un’abitudine, un gusto riconoscibile tra mille, un elemento familiare nel carrello della spesa di milioni di persone.

Eppure, da qualche tempo, qualcosa sembra cambiare. Chi frequenta i supermercati con una certa regolarità potrebbe aver notato una presenza sempre meno costante del celebre barattolo rosso sugli scaffali. Non si tratta solo di una sensazione: le scorte stanno diminuendo, lentamente ma visibilmente. Alcuni parlano già di “ritiro silenzioso”, altri di una transizione inevitabile.

Nonostante le rassicurazioni iniziali, il malcontento tra i consumatori è palpabile. Sui social si moltiplicano foto di scaffali vuoti, commenti nostalgici, interrogativi senza risposta. Bambini e adulti, tutti sembrano uniti da un’unica domanda: che fine sta facendo Coca-Cola? È davvero possibile che una bevanda così popolare scompaia dal mercato italiano?

Il tam-tam mediatico ha acceso i riflettori sulla questione, ma i segnali si erano già visti da tempo. Come ha riportato anche Locanda I Piceni, in alcune città le quantità di Coca-Cola disponibili sono già calate drasticamente. E mentre gli scaffali si svuotano, si infittiscono i sospetti su una causa ben più ampia di una semplice crisi di distribuzione.

Un cambiamento dettato da scelte politiche ed economiche

Non si tratta di un addio per ragioni di gusto o di strategie aziendali. La scomparsa della Coca-Cola è legata a dinamiche geopolitiche complesse. A partire dal 15 maggio 2025, l’Unione Europea ha iniziato a subire le conseguenze di una nuova ondata di dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha infatti applicato tariffe aggiuntive su numerosi prodotti esportati verso l’Europa, tra cui proprio Coca-Cola.

La conseguenza è che i distributori italiani si trovano ora davanti a un bivio: pagare costi esorbitanti per importare la bibita, oppure rinunciare del tutto alla sua presenza nei punti vendita. In molti hanno già scelto la seconda opzione. Il prezzo della Coca-Cola, infatti, potrebbe salire a livelli tali da renderla non più conveniente né per i rivenditori né per i clienti finali.

Coca cola
Bottiglia e lattina di Coca cola illustrazione (Canva foto) – www.managementcue.it

Una bevanda simbolo travolta dalla guerra commerciale

Questa misura, inserita in una più ampia strategia protezionista americana, colpisce duramente anche altri marchi iconici, ma è la Coca-Cola a fare più rumore. Non sarà tecnicamente vietata, ma diventerà quasi introvabile, soprattutto nei supermercati, dove i margini di guadagno sono troppo bassi per sostenere un aumento dei costi fino al 25%.

Così, a partire dal 1° giugno, potremmo davvero non trovare più Coca-Cola sugli scaffali. Un simbolo del gusto globale rischia di sparire dalla quotidianità di milioni di italiani, travolto da uno scontro politico-commerciale che, fino a ieri, sembrava lontano dai carrelli della nostra spesa.