Legge 104, da oggi con questa malattia prendi anche tu l’assegno di invalidità | Ne soffrono tantissimi italiani

Legge 104

Legge 104 illustrazione (Canva foto) - managementcue.it

Legge 104, anche i celiaci possono ora accedere ai benefici previsti: scopri come rientrare nei vantaggi della legge.

Per anni è stata percepita come una condizione gestibile solo attraverso l’alimentazione. Un’etichetta, quella della celiachia, spesso minimizzata, ridotta a una semplice intolleranza, quando in realtà si tratta di una malattia cronica autoimmune capace di compromettere profondamente la qualità della vita. Nonostante i progressi nella diagnosi, molte persone continuano a convivere con sintomi sottovalutati o ignorati.

La quotidianità di chi è celiaco può diventare estremamente complessa, specialmente in assenza di diagnosi tempestiva. Dolori addominali persistenti, affaticamento cronico, disturbi cognitivi, perdita di peso: questi segnali non sono sempre immediatamente riconducibili al glutine. Eppure, per alcuni pazienti, convivere con questa patologia significa affrontare una vera e propria lotta quotidiana sul piano fisico, psicologico e sociale.

Un altro aspetto spesso trascurato è la dimensione giuridica. In un sistema normativo che riconosce il diritto all’assistenza solo a fronte di disabilità riconosciute e certificate, la celiachia ha rappresentato a lungo un’area grigia. Chi ne soffre si è chiesto spesso se questa malattia potesse rientrare tra le condizioni per accedere a benefici fondamentali, come quelli offerti dalla Legge 104.

Oggi la questione assume finalmente contorni più definiti. Non si tratta solo di riconoscimento sociale, ma di un passo in avanti concreto verso l’inclusione. E per molti, anche la possibilità di ottenere un assegno di invalidità, qualora sussistano precise condizioni sanitarie.

Quando la celiachia dà diritto ai benefici della legge

Come indica Brocardi, la celiachia, nei suoi stadi più gravi, può essere riconosciuta come malattia cronica e invalidante. Questo riconoscimento è stato formalizzato dal DPCM del 12 gennaio 2016, che include la celiachia tra le patologie per cui è possibile accedere ai benefici previsti dalla Legge 104. Il diritto scatta però solo nei casi in cui la malattia comporti una disabilità evidente, con ripercussioni sull’apprendimento, sulle relazioni o sull’integrazione lavorativa.

Per rientrare nel quadro previsto dalla normativa, è necessario che un medico specialista certifichi una forma di celiachia rientrante nel terzo o quarto livello di gravità, caratterizzati da sintomi ricorrenti, malassorbimento grave e compromissione generale della salute. Solo in presenza di questi elementi, e con un’invalidità civile pari almeno al 46%, si può presentare richiesta per ottenere i benefici della Legge 104, inclusi permessi retribuiti, assistenza e supporto per i caregiver.

Celiachia
Celiachia illustrazione (Canva foto) – managementcue.it

Cosa cambia per i pazienti e come ottenere l’invalidità

Per i pazienti celiaci che convivono con una forma avanzata della malattia, questo rappresenta un importante cambiamento. La possibilità di accedere agli aiuti economici e assistenziali offerti dalla Legge 104 non è più una mera ipotesi. Rientrare nei parametri stabiliti significa poter presentare domanda per l’invalidità civile e, se accolta, avere diritto anche all’assegno mensile di invalidità.

La procedura richiede l’intervento di specialisti e la valutazione da parte delle commissioni mediche competenti. Non tutti i celiaci ne avranno automaticamente diritto, ma per coloro che si trovano in condizioni cliniche gravi e certificate, si apre ora una nuova possibilità di tutela legale e sostegno concreto.