Nuovo papa, la bevanda preferita da Prevost non è americana ne italiana: la producono solo in un posto preciso nel mondo | La beve sempre prima della messa

Papa Leone XIV bevanda preferita illustrazione (Canva foto) - managementcue.it
Il nuovo pontefice ha un’abitudine sorprendente: la bevanda che lo accompagna prima di ogni funzione arriva da molto lontano.
Ogni figura pubblica, anche la più solenne, ha i suoi piccoli riti quotidiani. Per alcuni si tratta di semplici gesti di concentrazione, per altri di oggetti o parole scaramantiche. Ma quando si parla di un papa, ogni dettaglio acquista un significato simbolico più ampio. È quindi inevitabile che anche una bevanda sorseggiata prima della messa possa attirare l’attenzione dei fedeli e degli osservatori di tutto il mondo.
Il nuovo pontefice, Jorge Prevost, ha fin da subito mostrato una personalità concreta e lontana dai formalismi. La sua origine statunitense, unita a un forte legame con il Sudamerica, si riflette anche nelle sue scelte quotidiane. Non si tratta di caffè, tè o altro di comune nelle abitudini occidentali: la bevanda che accompagna il papa ha radici ben più profonde e geograficamente specifiche.
Il nuovo papa la beve regolarmente prima di celebrare la messa. Un gesto semplice ma rivelatore, che richiama tradizioni antiche, riti comunitari e una cultura ben precisa. I più attenti osservatori del Vaticano hanno già notato la presenza insolita di uno speciale contenitore d’argento tra gli oggetti personali del papa.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, questa abitudine non è nuova per Jorge Prevost: l’ha mantenuta anche da vescovo e cardinale, e oggi continua a praticarla con la stessa naturalezza di sempre.
Cosa troverai in questo articolo:
Una scelta che racconta un’identità
Il dettaglio ha destato curiosità anche tra i fedeli, molti dei quali si sono chiesti che cosa contenga quel piccolo recipiente in legno o metallo, spesso accompagnato da una cannuccia decorata. Non si tratta di un oggetto liturgico, ma di un accessorio tipico di un preciso Paese del sud del mondo. Il suo uso, diffuso tra comunità religiose e laiche, assume spesso un valore sociale e spirituale.
La bevanda in questione, infatti, non si trova nei supermercati occidentali né viene servita nelle caffetterie tradizionali. Viene preparata e consumata secondo un rituale codificato, e viene spesso condivisa come segno di accoglienza e fraternità. È un simbolo che unisce persone diverse, legate da una cultura comune e da un forte senso d’appartenenza.
Il papa e il legame con il Sudamerica
Il nuovo papa beve Mate, l’infuso tradizionale del Sudamerica, prodotto soprattutto in Argentina, Uruguay e Paraguay. È una bevanda a base di foglie di yerba mate essiccate e tritate, servita in una speciale tazza chiamata calabaza e sorseggiata tramite una cannuccia di metallo detta bombilla. Il gesto, oltre che quotidiano, ha per Prevost un significato culturale profondo.
Anche se statunitense, il pontefice ha trascorso gran parte della sua vita ecclesiastica in Perù e ha mantenuto un forte legame con la cultura latinoamericana. La scelta di bere Mate prima della messa non è casuale: è un modo per richiamare le proprie radici spirituali e per sentirsi vicino alla gente semplice che lo ha accompagnato nel suo cammino religioso.