Addio al grande supermercato Italiano: la catena si è dovuta arrendere alla crisi | Dovrete recarvi da un’altra parte per fare la spesa

Supermercato chiuso illustrazione (Canva foto) - managementcue.it
Addio a un colosso della spesa: la fine di un nome storico nei discount italiani, ha chiuso per sempre. Scopri i dettagli.
Per chi era abituato a fare la spesa in un certo modo, scegliere i prodotti in corsie familiari, ritrovare ogni volta le stesse offerte e la solita organizzazione, qualcosa è cambiato per sempre. Negli ultimi anni, il mondo dei discount alimentari in Italia ha vissuto una vera e propria rivoluzione, e non tutte le insegne sono riuscite a resistere.
I clienti più affezionati se ne sono accorti quasi subito: serrande abbassate, insegne oscurate, e quel senso di vuoto lasciato da negozi un tempo affollati.
Una trasformazione lenta ma inesorabile ha investito uno dei marchi più riconoscibili della grande distribuzione a basso costo. La crisi economica, l’evoluzione dei consumi e una concorrenza sempre più feroce hanno reso difficile sopravvivere anche per quelle realtà che sembravano solidamente radicate nel tessuto commerciale italiano.
Dietro l’apparente stabilità di scaffali pieni e offerte settimanali, si nascondeva una complessa rete di difficoltà finanziarie.
Cosa troverai in questo articolo:
La chiusura dello storico supermercato italiano
Le insegne cambiano, i nomi spariscono, ma spesso i locali restano, con nuovi colori e nuovi loghi. Non tutti i clienti si accorgono subito del cambiamento, finché non cercano un prodotto e non lo trovano più, o non riconoscono il personale, oppure semplicemente realizzano che quel marchio lì, quello storico, non esiste più. Una chiusura dopo l’altra, e il quadro si è fatto chiaro: un’altra catena ha ceduto il passo.
Chi ha memoria della distribuzione italiana ricorderà com’è cominciata questa storia. Secondo Wikipedia, l’origine del progetto risale al 1994, quando nasce l’insegna Dico, creata dalle cooperative Coop per inserirsi nel mercato dei discount del Nord Italia. Anni di espansione, acquisizioni e trasformazioni hanno portato questo marchio a diventare una presenza familiare da Nord a Sud. Ma l’evoluzione non ha risparmiato nemmeno i più radicati.
Il percorso verso la fine
Nel 2013, il controllo della catena passa al Gruppo TUO, che trasforma i punti vendita Dico in Tuodì. L’operazione, però, non riesce a invertire il declino. Già nel 2017 emerge la crisi: debiti per 450 milioni di euro, chiusure temporanee, richiesta di concordato preventivo e cessioni. Da quel momento, ha inizio una discesa costante, con la vendita di diversi supermercati a marchi concorrenti come Penny Market, IN’S Mercato e Conad.
Nel luglio 2023 arriva la svolta definitiva: Tuodì chiude tutti i punti vendita rimanenti, inclusi quelli con le insegne Fresco Market e InGrande. È la fine di un’epoca. Al loro posto, la società decide di puntare su un altro settore, aprendo Doreca Store, nuovi negozi specializzati nel commercio al dettaglio di alcolici e superalcolici. Un cambio radicale che segna l’addio al grande supermercato italiano per come tanti lo conoscevano.