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Come calcolare il merito creditizio e perché è importante

Tra gli aspetti che regolano i mutui, i prestiti e i finanziamenti spicca il merito creditizio. Un parametro determinante che rappresenta una sorta di carta d’identità finanziaria. Determina la possibilità di ottenere un prestito determinando le condizioni con cui esso viene concesso. Vediamo insieme come funziona e come calcolarlo: approfondiamo meglio l’argomento.

Che cos’è il merito creditizio e perché è importante?

Il merito creditizio è un indice utilizzato dagli istituti finanziari per valutare l’affidabilità di una persona o di un’impresa, che intende richiedere un finanziamento. Che cosa vuol dire? Rappresenta la probabilità che un soggetto sia in grado di restituire l’importo ricevuto entro i tempi e termini concordati. A tal proposito gli operatori si avvalgono delle soluzioni per valutare il merito creditizio dei richiedenti. In questo modo è possibile offrire delle condizioni maggiormente favorevoli, quali per esempio dei tassi di interesse più bassi, l’accesso a cifre elevate e una maggiore flessibilità nelle scadenze.

Il merito creditizio si basa su una serie di dati finanziari ed economici, tra cui:

  • la tipologia del contratto di lavoro;
  • il reddito mensile;
  • la presenza di debiti in corso;
  • la puntualità nei pagamenti passati;
  • la storia bancaria personale.

Se i dati di cui sopra dimostrano una stabilità, l’indice attribuito sarà maggiore.

Normativa che regola il merito creditizio

Nonostante la valutazione del merito creditizio sia una prassi consolidata nel mondo bancario, esiste un quadro normativo di riferimento che regola in modo chiaro le modalità di verifica da parte degli istituti finanziari. Il decreto legge n. 4 del 13 agosto 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2021, ne costituisce uno dei principali riferimenti legislativi.

All’interno della cosiddetta Riforma del Credito al Consumo, tale decreto stabilisce che ogni banca o istituto di credito debba effettuare una valutazione del merito creditizio prima di concedere qualsiasi forma di finanziamento. L’obiettivo è duplice: da un lato tutelare il soggetto richiedente, evitando che si indebiti oltre le sue possibilità, dall’altro salvaguardare la stabilità dell’intero sistema finanziario.

In questo modo, la normativa impedisce che vengano erogati dei prestiti a soggetti con scarse capacità di rimborso, riducendo il rischio di crediti deteriorati e insolvenze. Le banche, prima di concedere un mutuo o un finanziamento personale, sono chiamate a verificare con attenzione la situazione economica e patrimoniale del cliente, rispettando ogni criterio oggettivo e trasparente.

Come si calcola il merito creditizio?

Il calcolo del merito creditizio avviene attraverso un sistema articolato, che prende in considerazione numerosi fattori. Nello specifico:

  • il reddito mensile, che dovrebbe essere stabile e documentabile;
  • la continuità lavorativa, valutata in base alla tipologia di contratto e all’anzianità professionale del richiedente;
  • la presenza di finanziamenti attivi o precedenti, con un’attenzione particolare alla puntualità dei pagamenti;
  • la situazione patrimoniale in essere, con beni mobili e immobili che possano fungere da eventuale garanzia;
  • la storia creditizia, che possa includere ogni tipo di informazione registrata nei sistemi di informazione creditizia.

Il punteggio finale viene espresso sotto forma di numero o di fascia (basso, medio, alto) e serve come base per la valutazione del merito creditizio da parte della banca. A influenzare il risultato è la quantità del reddito e la regolarità con cui si gestiscono le proprie finanze.

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Redazione