UFFICIALE GIORGIA MELONI, passata la tassa mensile patentati: 106€ a tutti gli automobilisti italiani | Non ci sono sconti

Tassa sulla patente Giorgia Meloni illustrazione (Canva e Rai foto) - managementcue.it
Brutte notizie per gli automobilisti italiani: il Governo vuole introdurre una nuova tassa che colpisce tutti.
È una cifra che non lascia spazio a interpretazioni: 106 euro al mese. Un importo fisso, uguale per tutti e soprattutto inevitabile.
Non si tratta di una multa o di un balzello occasionale, ma di una spesa ricorrente, che da qualche tempo fa discutere automobilisti, esperti e cittadini comuni.
Il tema è noto da tempo, ma ora ha assunto una forma concreta che sta iniziando a incidere profondamente sui bilanci familiari. Chi guida ogni giorno, chi prende l’auto una volta a settimana o chi la tiene ferma in garage: nessuno sembra escluso.
E il modo in cui questa nuova misura si è introdotta nel quotidiano ha il sapore di una scelta silenziosa ma molto pesante.
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Nuovi costi per gli automobilisti
La logica che ha sostenuto questa introduzione sembra essere quella della razionalizzazione dei consumi e della spinta alla sostenibilità. Ma nei fatti, si traduce in un esborso fisso che non tiene conto delle abitudini di guida. Un paradosso che si fa sentire soprattutto tra chi ha creduto nelle promesse del risparmio energetico, scegliendo auto elettriche o ibride plug-in.
Molti, infatti, si trovano oggi a dover pagare per un servizio che non usano interamente. E la sensazione diffusa è quella di una tassa mascherata, senza possibilità di sconti, rimodulazioni o esenzioni. Intanto, le famiglie contano ogni euro, cercando di capire come contenere un costo che sembra impossibile da evitare.
Il canone che pesa anche se non si guida
Il caso è stato ufficializzato dal Governo Meloni, che ha dato il via libera a una misura destinata a far discutere: una tassa mensile da 106 euro, applicata a chiunque possegga un’auto, indipendentemente dall’utilizzo. Non sono previsti sconti, nemmeno per chi guida poco o tiene l’auto ferma. Lo ha riportato anche il sito mobilitasostenibile.it, sottolineando come questa spesa fissa impatti pesantemente su chi aveva puntato sulla mobilità elettrica come forma di risparmio.
La misura riguarda in particolare i piani flat come A2A Easy Moving Large, che impongono un pagamento mensile fisso per accedere a un certo quantitativo di energia (300 kWh), anche se non viene consumata. Il problema principale nasce proprio da qui: si paga anche se non si percorre neanche un chilometro. Un sistema che, invece di favorire l’uso consapevole del veicolo, finisce per penalizzare chi guida poco, trasformando la sostenibilità in un nuovo costo fisso.