Disastro affitti, 10.000€ di multa se hai una casa e l’affitti: non puoi più farlo | La nuova legge taglia-gambe

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Affitto casa multa (Canva foto) - www.managementcue.it

Affittare casa potrebbe non essere più semplice come prima, soprattutto in alcune città italiane. Scopri cosa sta cambiando.

Chi possiede un immobile e pensa di utilizzarlo per brevi soggiorni turistici rischia ora di trovarsi di fronte a ostacoli del tutto nuovi.

Tra requisiti più rigidi, autorizzazioni complesse e una morsa normativa in progressivo rafforzamento, il panorama degli affitti brevi sta cambiando volto.

Negli ultimi anni, il mercato della locazione turistica ha registrato un’espansione rapida e spesso incontrollata. In molte città d’arte, le case tradizionalmente destinate ai residenti sono state riconvertite in alloggi brevi, generando squilibri evidenti tra l’offerta turistica e l’abitabilità urbana.

Gli affitti a breve termine hanno infatti inciso sui canoni mensili, sull’accessibilità degli alloggi e, in alcuni casi, sulla coesione sociale dei quartieri. Ma scopriamo come stanno cambiando le cose oggi.

Cambiano le regole sugli affitti

A questo scenario si aggiungono problemi strutturali come l’uso di personale in nero, la mancanza di criteri uniformi sull’accoglienza e l’assenza di controlli sistematici. I Comuni, privi finora di strumenti efficaci, hanno faticato a governare un fenomeno in crescita. Tuttavia, qualcosa sta cambiando, e il cambiamento parte da una città simbolo del turismo in Italia.

Un’iniziativa locale ha infatti acceso i riflettori sul tema, proponendo un modello normativo destinato a fare scuola. Le nuove misure mirano a riportare equilibrio nel mercato immobiliare e a ridurre l’impatto negativo che alcune locazioni brevi stanno avendo su vivibilità, legalità e sostenibilità economica. Una svolta che potrebbe coinvolgere a breve molte altre realtà italiane.

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Affittare casa (Canva foto) – www.managementcue.it

il modello fiorentino potrebbe cambiare tutto

A Firenze è entrato in vigore un nuovo regolamento per gli affitti brevi, che impone sanzioni fino a 10.000 euro per ogni immobile irregolare. Le nuove norme, come riporta Brocardi, includono obblighi di registrazione presso un apposito registro comunale, autorizzazioni valide per cinque anni e controlli a tappeto, anche tramite analisi dei portali online. L’iniziativa punta a combattere l’abusivismo e a garantire uno standard minimo di qualità e legalità.

Sono previste misure restrittive per le nuove autorizzazioni nelle aree Unesco, un limite minimo di 28 mq per gli appartamenti, il divieto di keybox e la revoca immediata in caso di lavoro irregolare. I Comuni potranno inoltre estendere le zone soggette a limiti grazie a un sistema di monitoraggio avanzato. Il modello fiorentino si presenta così come una base concreta per un’eventuale regolamentazione nazionale, lasciando intravedere scenari completamente diversi per chi intende affittare casa.