PIAGGIO NOSTALGIA CANAGLIA, ritorna il grande Ciao: costerà come negli anni 70 | È già annunciato

Mitico Piaggio Ciao (Wikimedia Commons foto) - www.managementcue.it

Mitico Piaggio Ciao (Wikimedia Commons foto) - www.managementcue.it

Il leggendario Ciao torna a far battere il cuore degli italiani: è pronto a conquistare di nuovo le strade in maniera tutta nuova.

Ci sono oggetti che non spariscono mai davvero. Rimangono lì, fermi nei nostri ricordi, pronti a riemergere alla prima occasione. Tipo quando vedi qualcosa – una curva del telaio, il colore, una scritta sbiadita – e ti torna tutto in mente.

Non è solo nostalgia, è come se un pezzetto del passato ti venisse incontro. In Italia, questa cosa succede spesso con certi motorini… uno in particolare. Il bello dei miti è che non devono fare chissà cosa per tornare alla ribalta.

Basta poco, magari un restyling intelligente, e boom: ti riportano lì, dove tutto è iniziato. Non è solo questione di design, ma di come certi oggetti riescono a raccontare storie. Erano più di un mezzo di trasporto, erano una specie di passaporto per la libertà, soprattutto da ragazzi.

Per chi è cresciuto negli anni ’70 e ’80 era impossibile non incrociarlo almeno una volta. Sempre appoggiato al muretto sotto casa o in fondo al cortile, pronto a partire anche se con mezza pedalata in discesa: una vera icona.

Cosa troverai in questo articolo:

Icona senza tempo

Il Ciao era ovunque, e in fondo era il simbolo di un’Italia semplice ma piena di voglia di fare, di scoprire, di andare. Non veloce, ma lontano. Oggi va tutto più veloce, eppure cerchiamo ancora cose che ci facciano rallentare, almeno un po’.

La sostenibilità ci spinge a cambiare abitudini, ma la voglia di sentirsi liberi resta uguale. A volte basta trovare un modo per mescolare i due mondi: quello vecchio e quello nuovo. E quando succede, la magia si ricrea da sola.

Il Ciao (ik - wikimedia commons foto) - www.managementcue.it
Il Ciao (ik – wikimedia commons foto) – www.managementcue.it

Un ritorno che profuma di casa

Il Ciao è tornato, ma stavolta non si sente più odore di miscela. Come riporta anche mobilitàsostenibile.it, è diventato una e-bike a pedalata assistita, grazie al lavoro di Ambra Italia, una ditta toscana che ha preso l’idea e le ha dato nuova vita. Niente casco, niente patente, solo una batteria agli ioni di litio e un motore da 250W. Si viaggia fino a 25 km/h, senza fumo, senza rumore.

E funziona così: puoi ordinare un kit da 2.490€ e fartelo montare da chi vuoi. Oppure gli mandi il tuo vecchio Ciao – se ce l’hai ancora – e loro lo sistemano da cima a fondo. Montano tutto, aggiornano, restaurano e te lo rimandano. Se invece l’hai perso (o rottamato vent’anni fa…), nessun problema: loro te ne trovano uno. Lo restaurano e lo preparano su misura. Non c’è niente di già pronto in magazzino, ogni Ciao è lavorato su richiesta.