OVS acquisisce Goldenpoint: due nuovi stabilimenti in arrivo a Cavriana e Casalmoro

OVS acquisisce Goldenpoint, quali sono le conseguenze sui mercati? (screenshot OVS/YouTube) - managementcue.it
OVS acquisisce Goldenpoint, quali sono le conseguenze sui mercati? Ecco come è andata l’acquisizione e cosa cambia ora.
OVS ha acquisito il 97% di Goldenpoint, marchio italiano di intimo e beachwear. L’operazione prevede l’apertura di due nuovi stabilimenti produttivi a Cavriana e Casalmoro, in provincia di Mantova, per rafforzare la produzione e la logistica. Lo riporta la Gazzetta di Mantova nel giugno 2025.
I nuovi stabilimenti a Cavriana e Casalmoro servono a OVS per integrare e potenziare la catena produttiva e distributiva, migliorare efficienza e competitività nel mercato dell’intimo e del beachwear.
Nel primo trimestre del 2025, OVS ha registrato vendite per 354 milioni di euro, in crescita dell’1%, con un EBITDA rettificato di 28,1 milioni. L’integrazione con Goldenpoint potrebbe portare ricavi stimati tra 50 e 60 milioni di euro nella seconda metà dell’anno, secondo Distribuzione Moderna.
L’acquisizione di Goldenpoint è stata accelerata da OVS per completare il 97% del capitale in un’unica tranche, invece di una procedura graduale ipotizzata all’inizio. Il passo anticipato sfrutta subito i vantaggi dell’acquisizione per la moda estate per il Corriere del Veneto.
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I dettagli dell’acquisizione interna
OVS finanzia in proprio l’operazione, senza interventi esterni. L’accordo originario, firmato nel luglio 2024, prevedeva un’acquisizione graduale con prestito obbligazionario convertibile e meccanismi di put & call, per salire al 100% del capitale entro il 2029.
Il piano accelerato prevede anche la ristrutturazione di 10 negozi e l’apertura di 22 punti vendita in franchising. Con l’acquisizione di Goldenpoint, OVS amplia il portafoglio prodotti e la presenza nel mercato italiano dell’intimo e del beachwear.
Il piano iniziale
Secondo tesionline.it, un prestito obbligazionario convertibile è uno strumento finanziario che unisce le caratteristiche di un’obbligazione tradizionale con la possibilità per l’investitore di convertirla in azioni della società emittente a un prezzo prefissato. La formula consente all’investitore di beneficiare di un potenziale aumento del valore azionario, ma mantiene una componente di reddito fisso data dalla cedola obbligazionaria. Si possono aggiungere due opzioni: la call, che dà all’emittente il diritto di rimborsare anticipatamente il prestito per rifinanziarsi a condizioni più favorevoli, e la put, che permette all’investitore di vendere l’obbligazione all’emittente a un prezzo stabilito, con una protezione in caso di variazioni sfavorevoli del mercato.
Nel caso specifico di OVS, l’adozione di un prestito obbligazionario convertibile con opzioni put e call avrebbe consentito di gestire in modo graduale e meno rischioso l’acquisizione di Goldenpoint. La struttura avrebbe permesso di posticipare parte del pagamento immediato, per convertire le obbligazioni in azioni nel tempo e utilizzare le opzioni per modulare il controllo societario, così gli azionisti di Goldenpoint navrebbero avuto la possibilità di uscire dall’investimento in momenti definiti con una certezza di prezzo, con una transizione più fluida. Alla fine OVS ha rinunciato alla modalità e ha acquisito il 97% di Goldenpoint, per consolidare il controllo del Gruppo. Il bilancio di fine anno dirà l’ultima parola.