TESSERA SANITARIA, da domani se la dai quando stai pagando ti ritornano indietro un sacco di soldi: ecco cosa devi richiedere | Serve la frase magica

Tessera sanitaria

Tessera sanitaria guadagno soldi (Canva e Depositphotos foto) - www.managementcue.it

Tessera sanitaria e risparmio: il gesto automatico che vale oro, se te la chiedono ti spettano un sacco di soldi.

Quante volte, entrando in farmacia, abbiamo consegnato la tessera sanitaria senza pensarci due volte? Un movimento rapido, abituale, che ormai facciamo quasi in modo inconsapevole. Eppure, dietro a quella semplice azione, si nasconde molto più di quanto immaginiamo.

Non si tratta solo di un fatto burocratico o di controllo. In realtà, quel piccolo gesto quotidiano può avere un impatto concreto sul nostro portafoglio. La vera domanda da farsi è: perché ci viene chiesto di passarla proprio lì, quando stiamo acquistando un medicinale o un prodotto sanitario?

Chi crede che si tratti solo di una questione di registrazione o tracciamento dei prodotti si sbaglia di grosso. C’è un motivo ben più interessante e vantaggioso che lega la tessera sanitaria a un ritorno economico, anche piuttosto significativo. Ma non tutti sanno come sfruttarlo davvero.

La chiave per capire il meccanismo è collegata al nostro rapporto annuale con il Fisco. La tessera sanitaria, infatti, non è solo uno strumento identificativo: è un ponte tra le spese sostenute per la salute e la possibilità di recuperare parte di quei soldi. Il punto è sapere come e quando farlo.

La funzione della tessera sanitaria in farmacia

Ogni volta che la tessera viene passata al momento del pagamento, lo scontrino si trasforma in “scontrino parlante”: riporta il codice fiscale del cliente e la natura del prodotto acquistato. Questo lo rende automaticamente una prova valida per la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. In pratica, consente di rendere quelle spese sanitarie visibili allo Stato e quindi recuperabili fino al 19% della cifra eccedente i 129,11 euro annui.

Come riporta anche QuiFinanza, è attraverso il Modello 730 che si attiva il processo. Tutti i dati raccolti tramite la tessera sanitaria vengono inseriti automaticamente nel 730 precompilato dell’Agenzia delle Entrate. Lì, il cittadino può verificare, confermare o modificare le informazioni, per poi inviare il modulo e – se in credito – ricevere il rimborso direttamente in busta paga o pensione.

Farmacia
Pagare in farmacia con carta (Canva foto) – www.managementcue.it

La frase da ricordare al momento del pagamento

Ma ecco il punto: per rendere detraibile una spesa sanitaria, non basta semplicemente passare la tessera. Bisogna anche chiedere lo scontrino parlante. Questa è la “frase magica” da pronunciare: «Mi fa lo scontrino parlante, per favore?». Senza questa richiesta, si rischia di ricevere un documento non valido ai fini fiscali.

È un dettaglio spesso ignorato, ma fondamentale. Perché solo con quello scontrino in mano, contenente i dati personali e la specifica del prodotto, sarà possibile ottenere la detrazione prevista. Un piccolo accorgimento che, sommato a ogni acquisto annuale, può significare decine o centinaia di euro recuperati.