“Questo governo non ci ha pagato”: Il bonus sparito: popolazione sul piede di guerra

Bonus e lavoratore arrabbiato

Bonus e lavoratore arrabbiato (Canva-Pexels foto) - www.managementcue.it

Tutti lo aspettavano con grande fermento, ma non c’è più alcuna traccia. Le categorie beneficiarie in rivolta

Il Governo è solito disporre una serie di incentivi e bonus, al fine di fornire un aiuto concreto nei confronti di categorie differenti di cittadini che versano in condizioni di difficoltà.

Queste misure si concentrano soprattutto su agevolazioni fiscali, determinanti a superare periodi difficoltosi come quello che stiamo vivendo nel corso del decennio corrente.

Non soltanto la pandemia da Covid-19, ma anche il galoppante aumento dell’inflazione, l’aumento del costo della vita, la crisi energetica e le tensioni geopolitiche, con tutte le conseguenze che sono capaci di comportare.

Una serie di ostacoli che, in alcuni casi, richiedono un aiuto esterno significativo per poter essere superati. Le misure virano soprattutto a costituire sostegni economici a vantaggio delle famiglie.

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L’evoluzione della misura

Una delle ultime decontribuzioni annunciate dal Governo riguardava il Bonus Assunzione, destinato a tutti i giovani under 35, rappresentate una misura agevolata dalla validità di 24 mesi, destinata a tutti i datori di lavoro dimostranti di assumere personale di età inferiore a 35 anni, forze lavoro che non hanno mai potuto usufruire di contratti a tempo indeterminato, ma anche unità già assunte con contratto a tempo determinato, che subisce un aumento ad indeterminato.

Chiaramente, gli stessi imprenditori, al fine di agevolare di una simile prestazione, hanno l’obbligo di mostrarsi rispettosi nei confronti di una serie di requisiti, a partire dalla regolarità contributiva assicurata ai soggetti assunti, oltre all’impossibilità di muovere licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nel corso dei 6 mesi precedenti all’assunzione del lavoratore e il mantenimento del posto di lavoro dello stesso per un periodo pari ad almeno 6 mesi.

Assunzione
Assunzione lavorativa (Pixabay foto) – www.managementcue.it

Sviluppi futuri in vista?

A non avere possibilità di beneficiare della misura risultano essere i datori di lavoro che praticano assunzioni in apprendistato o stipulano rapporti di lavoro domestico. Lo stesso discorso vale nel caso in cui i datori stanno già beneficiando di ulteriori esoneri o riduzioni. Il bonus, tuttavia, sarebbe dovuto entrare in vigore per mostrarsi favorevole a tutti coloro i quali avessero effettuato assunzioni entro il tempo previsto tra il 1 Settembre 2024 e il 31 Gennaio 2025.

Ma cosa è successo, allora? Perché la misura non è mai effettivamente entrata in vigore? Gli imprenditori sono rimasti molto delusi di questa scelta e restano ancora in attesa della fatidica circolare INPS, che giungerà ad assicurare l’assicurazione e il suo ingresso a pieno regime. Stando a quanto riportato da Qui Finanza, le ipotesi circa lo slittamento così evidente della misura potrebbero attribuirsi o a problematiche di tipo organizzativo, oppure ad una “crisi” di disponibilità liquide da parte del Governo, che non permetterebbero l’immediata erogazione del bonus nei confronti delle categorie beneficiarie.