UFFICIALE PENSIONI, 1950€ di bonus ufficiale: in vecchiaia dovete stare tranquilli

Anziano felice (Pexels foto) - www.managementcue.it

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Confermata una misura fiscale che alleggerisce l’IRPEF per pensionati e lavoratori: ecco come poterne usufruire. 

Quando si parla di soldi—e in particolare di quelli legati alla pensione—l’attenzione si fa sempre più alta. Non si tratta solo di numeri o scadenze fiscali, ma di qualcosa di molto più concreto: la possibilità di vivere con meno pensieri, specie dopo una vita di lavoro. E in mezzo a mille sigle, modifiche e leggi nuove, a volte spunta una misura che può davvero fare la differenza.

Molti si chiedono: “Ma cambia davvero qualcosa per me?”. Beh, non sempre è facile capirlo al volo. Però quando arriva una notizia che riguarda il portafoglio, vale la pena soffermarsi un attimo. Anche solo per vedere se si ha diritto a qualcosa che—diciamolo—può tornare utile.

E poi c’è il fatto che, in Italia, parlare di pensioni è sempre un tema caldo. Ogni anno c’è qualche modifica, un aggiornamento, un’ipotesi che gira. Ma quando qualcosa succede, come in questo caso, si può iniziare a tirare un sospiro di sollievo.

Perché significa avere un piccolo aiuto in più, e stavolta è proprio per chi ne ha più bisogno. Ora, senza girarci troppo intorno, c’è stata una conferma importante che riguarda una detrazione che ora assume un carattere più stabile. E questa volta, attenzione, non riguarda solo i pensionati…

Come funziona il nuovo beneficio fiscale

Allora, andiamo al punto. Come riporta Brocardi.it, c’è una detrazione IRPEF prevista per chi percepisce una pensione oppure lavora come dipendente. Il riferimento è sempre lo stesso: l’articolo 13 del TUIR, roba tecnica sì, ma con effetti molto concreti. Il Governo, nella Legge di Bilancio 2025, ha confermato l’aumento già applicato nel 2024: si parla di 1.955 euro di detrazione se il reddito totale resta sotto gli 8.500 euro.

Ma non è tutto. Anche se il reddito supera quella soglia, si riceve comunque qualcosa—almeno 713 euro come minimo. E attenzione: non riguarda solo i pensionati. Anche chi lavora con contratto a termine, part-time, in apprendistato o prende la NASpI (cioè la disoccupazione), rientra nel calcolo. La detrazione cala mano a mano che cresce il reddito, ma c’è sempre un margine di risparmio. E non finisce qui.

Pensione (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
Pensione (Depositphotos foto) – www.managementcue.it

Chi riceve il rimborso e in che tempi

Chi ha un reddito fino a 15mila euro all’anno prende il massimo: 1.955 euro netti. Dai 25.001 ai 35.000 euro, invece, scatta un incremento di 65 euro in certe fasce, secondo formule già stabilite. Quindi non è tutto o niente: c’è una scala che tiene conto della situazione personale.

Ora, come si riceve questa somma? Beh, dipende. Se non si sceglie l’opzione del rimborso diretto in busta paga o nel cedolino della pensione, allora si può richiedere tutto insieme con la dichiarazione dei redditi. In quel caso, i rimborsi partono da luglio 2025—ma ehm, ovviamente dipende anche da quando si presenta la dichiarazione.