UFFICIALE AUTOVELOX, addio punti per le multe: puoi andare anche a 250km/h | Paghi e sei a posto

Autovelox (Depositphotos foto) - www.managementcue.it

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Una sentenza apre a nuovi scenari per chi riceve multe da autovelox: possibile evitare la perdita dei punti così.

Ogni volta che ci arriva a casa una busta bianca con su scritto “Polizia Municipale”, parte l’ansia. Gli autovelox ormai sono dappertutto, e basta un attimo di distrazione per beccarsi una multa salata. Ma il vero problema, diciamocelo, non è solo tirare fuori i soldi: è quando ti tolgono anche i punti dalla patente. Quella sì che è una rogna.

In certi casi sembra quasi che guidare sia diventato un campo minato. Non sai mai se quel cartello che hai appena superato era un avviso o solo un bluff. E intanto, se ti beccano a 5 km/h sopra il limite, sei fregato. A quel punto o paghi e ti tieni il danno, o inizi a cercare un modo per contestare il verbale. Ma mica è facile.

Molti, per evitare problemi, fanno il minimo indispensabile: pagano, comunicano i dati del conducente, sperano che vada tutto liscio. Però la legge, se la si conosce bene, offre qualche spiraglio in più. Il punto è che in pochi sanno davvero quali opzioni legali esistano in questi casi. E chi lo sa, spesso se lo tiene per sé.

Il bello – o il brutto, dipende – è che le multe non sempre colpiscono chi era davvero al volante. Quando in famiglia si usano le stesse auto, come fai a ricordarti esattamente chi stava guidando tre settimane prima? È in situazioni del genere che iniziano a venire fuori questioni interessanti, e anche un po’ complesse da gestire.

Cosa succede davvero dopo una multa da autovelox

Ok, facciamo ordine. Quando arriva una multa per velocità, hai 60 giorni di tempo per dire chi era al volante. Se non lo fai, scatta un’altra multa – più alta – ma almeno ti salvi i punti. Molti lo fanno apposta: preferiscono pagare un po’ di più che rischiare la sospensione della patente. Capibile, no?

Ma c’è un intoppo: se dichiari di non sapere chi stesse guidando, senza uno straccio di prova, non vale. Non puoi cavartela con un “boh, non ricordo”. Devi documentare l’impossibilità di identificare chi era alla guida. E no, non basta dire che usate l’auto in tre. Servono prove vere. Foto, turni, messaggi… qualcosa che dia un minimo di credibilità. E qui arriva la svolta.

Autovelox (Pexels foto) - www.managementcue.it
Autovelox (Pexels foto) – www.managementcue.it

Una sentenza cambia le carte in tavola

Secondo una decisione della Cassazione, come riporta anche Il Giornale, se riesci a dimostrare che davvero – ma sul serio – non puoi sapere chi fosse alla guida, allora niente perdita di punti e niente multa aggiuntiva. Chiaro: non è facile, e bisogna convincere chi valuta la pratica. Ma è possibile.

Insomma, se riesci a mettere insieme qualche prova concreta, magari perché più persone usano la stessa macchina e non c’è modo di capire chi fosse lì in quel preciso momento, puoi cavartela. Paghi la multa base, certo, ma ti tieni i punti. E per chi viaggia tanto o lavora con l’auto, non è affatto poco. Ovviamente, è sempre consigliato mantenere i limiti di velocità sulla strada.