L’INPS rivuole indietro i vostri soldi: 10.000€ da versare entro 30 giorni | Se avete preso questo bonus restituirete tutto con gli interessi

Logo Inps (Depositphotos foto) - www.managementcue.it

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Decine di famiglie colpite da richieste improvvise dell’INPS: fino a 10.000€ da restituire entro 30 giorni per un bonus già incassato.

Succede ogni tanto che una notizia ti lasci lì, fermo, con il foglio in mano e senza capire se stai leggendo davvero quello che pensi. A volte la burocrazia ha i suoi tempi e i suoi modi — spesso poco chiari — ma ci sono casi in cui tutto sembra capovolgersi.

Quando si parla di soldi, poi, e ancora di più se si tratta di aiuti pensati per sostenere le famiglie, l’effetto sorpresa è ancora più forte. Perché ti aspetti che certe cose, una volta fatte, restino lì, sistemate. L’idea che un bonus concesso e, teoricamente, già “chiuso”, possa improvvisamente tornare indietro come un boomerang, è qualcosa che mette in allarme.

Cioè, uno pensa: “Va bene, ho seguito la procedura, ho mandato i documenti, mi hanno approvato tutto… cosa può andare storto?”. E invece. Certe volte la realtà prende pieghe inaspettate, e quelle pieghe si trasformano in buste con dentro richieste che fanno tremare i polsi.

Quello che lascia più perplessi è il tempismo. Non solo perché tutto arriva “a sorpresa”, ma anche perché viene chiesto di sistemare tutto nel giro di pochissimi giorni. Trenta, per la precisione. Non è che parliamo di 100 euro.

Richieste assurde

In molti casi si parla di somme importanti, addirittura a cinque cifre. È difficile anche solo immaginare come una famiglia possa riorganizzare il proprio bilancio da un giorno all’altro per far fronte a una spesa del genere.

Ecco, è in questo clima di incertezza e amarezza che si sta muovendo la questione. Non c’è solo il danno economico — che di per sé è enorme — ma c’è anche il senso di frustrazione. Perché chi ha fatto tutto per bene, secondo le regole, ora si ritrova a dover difendere la propria posizione, come se avesse fatto qualcosa di sbagliato.

Banconote (Pixabay foto) - www.managementcue.it
Banconote (Pixabay foto) – www.managementcue.it

L’arrivo delle lettere inaspettate

È successo ad Altavilla Silentina, un piccolo paese in provincia di Salerno. Lì, come riporta SkyTg24, decine di famiglie hanno ricevuto lettere firmate INPS con richieste di restituzione del Bonus Nido. E non si parla di spiccioli: in certi casi, le somme superano abbondantemente i 10.000 euro, da versare entro 30 giorni. Tutto nero su bianco, con la motivazione ufficiale di “indebita percezione” dei fondi.

Tra le prime a parlarne pubblicamente è stata Piera Acito, una mamma lavoratrice. A lei hanno chiesto di restituire circa 1.800 euro. “Abbiamo fatto tutto come previsto, con documenti e procedure corrette” — dice — “e ora ci chiedono indietro tutto, come se fossimo noi ad aver sbagliato”. L’INPS, nella sua comunicazione, lascia intendere che si potrà forse chiedere conto ad alcuni “responsabili”, ma non si sa chi siano. Intanto però — ed è questo il punto — le famiglie devono pagare. Subito. E da sole.