Si parla di 350 mila vittime all’anno in Italia: “Abbiamo un quadro allarmante” | Ci siamo chiusi di nuovo in casa

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte indossa la mascherina (Rai - youtube screenshot) - www.managementcue.it

L’Italia tra crisi sociale e disillusione politica: un’emergenza silenziosa che si aggrava ogni anno, i numeri sono allarmanti.

Il silenzio è tornato a farsi sentire, ma non per prudenza sanitaria. Non si tratta più di lockdown imposti né di restrizioni obbligatorie. Eppure, l’Italia sembra essersi chiusa nuovamente in casa.

Questa volta non per paura di un virus, ma per un senso di sfiducia che ha trovato spazio nelle vite di milioni di cittadini.

Dopo gli anni del Covid, la ripresa economica promessa non è mai arrivata davvero. Le famiglie faticano a far quadrare i conti, i giovani a immaginare un futuro stabile. I prezzi crescono, gli stipendi no.

In questa nuova normalità, le scelte fondamentali della vita vengono rinviate o cancellate, lasciando spazio a un malessere diffuso, spesso non raccontato.

Una crisi sociale e politica senza precedenti

La politica, nel frattempo, guarda altrove. I temi dominanti sono altri: difesa, sicurezza, riarmo. Nessuno nega la complessità del mondo attuale, ma ciò che accade dentro i confini di casa nostra sembra essere finito ai margini del dibattito. E quando le priorità della popolazione si allontanano da quelle del potere, la partecipazione si spegne.

Così, quando arriva il momento di votare, non è l’indifferenza a tenere lontani i cittadini dalle urne, ma una delusione profonda. Non ci si sente rappresentati, ascoltati. La politica non parla più la lingua dei problemi reali, delle difficoltà quotidiane. E questo, forse, è il sintomo più chiaro di un sistema che fatica a rinnovarsi.

Natalità
Tasso di natalità in Italia (Canva foto) – www.managementcue.it

La crisi demografica come sintomo di un sistema al collasso

Come sottolinea Alessandro Di Battista in un video condiviso sul suo profilo Instagram, l’Italia sta perdendo 350 mila cittadini ogni anno. I dati Istat mostrano infatti che i decessi superano di oltre il doppio le nascite, evidenziando un calo demografico che si traduce in un’emergenza sociale strutturale. Una famiglia oggi, afferma Di Battista, è un progetto di coraggio più che una scelta naturale: senza stipendi adeguati, diventa quasi impossibile costruire un futuro.

In questo contesto, la crisi demografica non è solo un problema numerico, ma un segnale politico. Se fare figli è “da eroi”, anche andare a votare lo è diventato. Di Battista collega apertamente l’emergenza sociale, sanitaria e demografica all’astensionismo. “I cittadini disertano le urne”, dice, perché non vedono risposte ai problemi che contano. E così, mentre la politica discute di riarmo, il Paese reale si ritira, un giorno dopo l’altro.