Gli autovelox diventano ufficialmente illegali: sentenza ufficiale della Cassazione | Fino ad oggi siamo stati imbrogliati

Autovelox illegali! (Canva) - managementcue.it
Per milioni di automobilisti italiani, sta per esser emanata una notizia che li renderà immensamente felici.
Negli ultimi anni, sempre più automobilisti si trovano a dover fare i conti con multe inaspettate, spesso causate proprio dagli autovelox. Dato che, siffatti dispositivi, nati per garantire la sicurezza stradale, in realtà son diventati una delle principali fonti di sanzioni per chi guida; anche, addirittura, con piccole infrazioni di velocità.
Il problema principale, comunque, non è tanto la presenza degli autovelox, bensì la loro segnalazione. In molti casi, infatti, non sono adeguatamente indicati lungo la strada, come invece previsto dalla normativa. E questo porta i guidatori a non rallentare per tempo, trovandosi così penalizzati senza il reale intento di violare le regole in questione.
Quindi la sensazione, per molti, è quella di trovarsi davanti a una sorta di trappola. E che piuttosto di rappresentare uno strumento di prevenzione, gli autovelox sembrano talvolta esser utilizzati esclusivamente come mezzo per battere cassa, da parte dei Comuni.
Una maggior trasparenza, e una segnaletica più chiara, potrebbero dunque rendere questi strumenti davvero utili alla sicurezza, senza appunto generare frustrazione e malcontento.
Cosa troverai in questo articolo:
Sequestrati gli autovelox non conformi
Una recente sentenza della Corte Suprema, ha dato il via libera al sequestro preventivo degli autovelox i quali, pur essendo stati approvati, non risultano realmente omologati, secondo la normativa vigente. E al centro della vicenda, il legale rappresentante dell’azienda produttrice, indagato per frode in pubbliche forniture e falso per induzione. I dispositivi, infatti, son stati concessi in noleggio a numerosi Comuni, come se fossero «omologati» dal Ministero delle Infrastrutture.
Perciò, oggi la questione ruota attorno alla confusione – talvolta strumentale – fra i concetti di “approvazione” e “omologazione”. Invero, secondo il Codice della Strada e il relativo regolamento di esecuzione (art. 142, comma 6 Cds, e art. 345 comma 2), le due procedure sono ben distinte. Gli apparecchi in oggetto, infatti, risultano approvati solo dalla Direzione Generale per la Sicurezza dei Trasporti, ma mai formalmente omologati, come richiesto dai contratti stipulati.
La giurisprudenza chiarisce
Per anni, alcune interpretazioni giurisprudenziali hanno generato incertezza, sull’effettiva necessità dell’omologazione. Tuttavia, la Cassazione civile, con la sentenza n. 10505 del 18 aprile 2024, ha chiarito (in modo definitivo) l’obbligatorietà di questo passaggio, bloccando così ogni possibilità di ambiguità.
Mentre secondo la sentenza penale n. 10365, pubblicata il 14 marzo 2025, l’ignoranza della legge penale non può esser invocata a propria difesa. Motivo per cui, i fornitori devono rispettare pienamente i requisiti di legge, senza affidarsi a interpretazioni giuridiche incerte od oscillanti.