Sono tossici per l’organismo: lo trovi ancora sugli scaffali e mette a rischio la tua salute | Può causare gravi danni al cervello

Rischi nel fare la spesa

Rischi nel fare la spesa (Canva-Pexels foto) - www.managementcue.it

Il rischio dopo aver ingerito questo alimento è altissimo. Eppure, i consumatori lo comprano tutti i giorni. Sale l’allerta

La procedura di richiamo alimentare spetta alle aziende produttrici di un determinato alimento e consiste nel ritiro preventivo dello stesso dal mercato dei consumatori a causa dei rischi che l’ingestione dello stesso potrebbe comportare.

L’iter prevede che l’azienda stessa o le autorità competenti, dunque il Ministero della Salute, proceda alla diffusione di un avviso ufficiale nel quale si avverta l’interezza dei consumatori circa i potenziali rischi del prodotto.

Questa evenienza si rende necessaria quando attraverso approfondimenti o grazie alle segnalazioni emerge la presenza di sostanze contaminanti, corpi estranei o allergeni non dichiarati sull’etichetta, oltre che ulteriori disagi correlati alla stessa etichettatura.

E gli obblighi nei confronti dei consumatori? Esclusivamente quello di evitare l’acquisto e l’ingestione del prodotto soggetto a richiamo, se possibile restituendo lo stesso presso il punto vendita dove l’acquisto era stato precedentemente finalizzato.

Un rischio che tutti ignorano

Tra gli alimenti in assoluto più apprezzati e acquistati dai consumatori italiani figura indubbiamente il tonno in scatola, probabilmente il prodotto ittico più frequentemente presente sulle nostre tavole. Tuttavia, un’indagine dalla durata di 18 mesi condotta dalla ONG Bloom, che si occupa proprio dell’ambito della conservazione marina, è riuscita a portare alla luce una realtà davvero allarmante nei confronti di tutti i fruitori del tonno in scatola.

Il pesce contenuto all’interno delle lattine, infatti, presenta una quantità di mercurio a dir poco spaventosa, capace di causare seri danni sulla salute umana, in quanto sostanza neurotossica. A sconvolgere ancor di più l’intera categoria dei consumatori vi è soprattutto il fatto che, apparentemente, alcune lobby dei prodotti ittici fossero perfettamente a conoscenza di tale situazione, avendo scelto di tacere a discapito della salute dei clienti, in modo da non ostacolare gli affari, correlati alla produzione e alla vendita delle diffusissime scatolette.

Tonno in scatola
Tonno in scatola (Depositphotos foto) – www.managementcue.it

Lo svolgimento dei test e gli spaventosi risultati

Sono state ben 148 le scatolette di tonno invischiate all’interno dell’approfondimento, provenienti da differenti scaffali di supermercati siti nell’intero territorio europeo, tra Italia, Germania, Francia, Inghilterra e Spagna, per poi spedire il prodotto presso un laboratorio indipendente, il quale si è occupato dell’analisi dei campioni a disposizione: e indovinate un po’, addirittura il 100% dei prodotti analizzati sono risultati contaminati dal mercurio, con risultati ancora più incredibili e inattesi, considerando che oltre una lattina su due è risultata possedere un quantitativo di sostanza neurotossica superiore addirittura al limite massimo di mercurio già imposto relativamente ad altre specie ittiche.

Ma come mai il tonno risulta essere così ricco di questa sostanza e nella sua carne la stessa risulta figurare in quantità preoccupanti? E’ tutta una questione di catena alimentare, perché questo pesce, nell’ingestione delle sue prede, ingurgita necessariamente metalli pesanti, risultando contaminato circa dieci volte maggiormente, andando a compararlo con le specie ittiche più piccole. L’aspetto più spaventoso è proprio questo: il tonno risulta essere il pesce in assoluto più “in voga” tra i carrelli della spesa di tutta Europa e come sottolinea anche la stessa Bloom i rischi correlati all’ingestione di metilmercurio risultano essere enormi, soprattutto per le donne in gravidanza, in quanto potrebbe intaccare lo sviluppo celebrale del feto, ma anche per i bambini di età molto piccola, per lo stesso motivo nel corso della fase di crescita. A riportare queste informazioni è un video pubblicato su Instagram dal profilo @lamentapiperita.