Allarme sanità in Italia: liste di attese troppo lunghe e stop alle visite mediche | Non possiamo neanche più curarci

Visita dal medico (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
Quando anche una semplice visita medica diventa un ostacolo troppo grande da superare, l’allarmante situazione che si sta profilando.
In un momento storico in cui stare bene dovrebbe essere la priorità numero uno, sembra quasi che prendersi cura di sé stia diventando un lusso. Sempre più persone si trovano a dover fare i conti con scelte difficili: curarsi o aspettare. E a volte, aspettare significa… lasciar perdere del tutto.
Questa situazione crea un malessere che va oltre il fisico. È il senso d’impotenza che cresce quando sai di aver bisogno di un controllo, ma ti rendi conto che farlo è complicato, se non impossibile. Le attese, i costi, l’incertezza. Tutto si somma. Curarsi dovrebbe essere un diritto, non un percorso a ostacoli, eppure sembra che la realtà vada in tutt’altra direzione.
Nonostante se ne parli da anni, qualcosa continua a non funzionare. Le promesse di miglioramento restano spesso sulla carta, mentre nella vita reale la gente rinuncia, posticipa, si arrangia. Chi può, va nel privato. Chi non può, incrocia le dita e spera che non peggiori.
È diventato quasi normale convivere con questo disagio, ma normale non dovrebbe esserlo affatto. Eppure, ci stiamo abituando a non curarci. Anche le cose più semplici — tipo un controllo di routine — cominciano ad apparire come un’impresa. E non è solo una questione di organizzazione, ma proprio di accesso.
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La realtà dietro i numeri
Al di là delle percentuali, c’è un Paese che fatica a prendersi cura di sé. Non si tratta solo di inefficienze burocratiche: qui c’è in gioco la salute vera, quella quotidiana. Visite saltate, controlli rimandati, diagnosi che arrivano troppo tardi. E nel frattempo le persone si arrangiano, oppure rinunciano del tutto.
Secondo quanto riportato dall’Istat — che è la fonte ufficiale di questi dati — non si parla più di casi isolati, ma di un trend ormai consolidato. E’ diventato qualcosa di sistemico, non più un’eccezione. E questo è un campanello d’allarme che non possiamo permetterci di ignorare.
Dati che fanno riflettere (e preoccupano)
Come riporta larepubblica su Instagram, secondo il Rapporto annuale pubblicato da Istat, nel 2024 circa il 10% degli italiani ha saltato una visita o un accertamento diagnostico. In numeri concreti, parliamo di circa sei milioni di persone. Un’enormità. Gente che avrebbe voluto curarsi ma, per un motivo o per un altro, ha rinunciato.
Il perché? Beh, i motivi principali sono due. Da una parte ci sono le liste d’attesa lunghissime, che hanno bloccato il 6,8% della popolazione. Dall’altra, un 5,3% che ha detto chiaramente di non potersi permettere i costi delle prestazioni. E no, non è un errore se i numeri superano il 9,9% totale: in tanti si sono trovati davanti a entrambe le difficoltà, una sopra l’altra.