Il governo mette la tassa sul sudore: soffrire il caldo ti costa un patrimonio | Ogni anno bisogna staccare l’assegno

Caldo lavoro

Dopo una giornata estenuante di lavoro, il caldo potrebbe trasformarsi in una doppia tassa. Cosa succede? (Freepik Foto) - managementcue.it

Dopo una giornata estenuante di lavoro, il caldo potrebbe trasformarsi in una doppia tassa. Cosa succede? Scoprilo ora!

Il caldo estivo può essere forte e trasforma le giornate in una prova. Le temperature alte rendono difficile svolgere le attività quotidiane, a casa e fuori. Il corpo subisce un disagio grande, e si cerca in ogni modo un po’ di sollievo.

L’afa si fa sentire, e l’aria sembra non muoversi. Dormire diventa un problema per molti, con notti insonni e riposo difficile. La mancanza di un ambiente fresco influisce sul benessere, e causa spossatezza e calo di energia durante il giorno.

Le città diventano isole di calore, con asfalto e cemento che trattengono il sole. Una situazione che rende ancora più arduo sfuggire al clima rovente. I residenti cercano rifugio negli spazi climatizzati, o si spostano verso zone con aria più leggera per trovare un po’ di pace.

Il benessere delle persone è messo a dura prova. Si cercano soluzioni per mitigare il disagio, dal bere molta acqua all’uso di ventilatori o condizionatori. Tutto ha un costo, e c’è una tassa extra per il caldo. Di quale parliamo?

Cosa troverai in questo articolo:

Come funziona

C’è una tassa extra per il caldo, anche se non si chiama così. Si manifesta nei costi maggiori che devi affrontare per rinfrescare gli ambienti quando le temperature salgono. Il consumo di energia elettrica aumenta con l’uso di condizionatori, e ciò si traduce in bollette più salate.

Parliamo di una tassa sul caldo che è una voce di spesa ogni mese. L’energia necessaria per alimentare i sistemi di raffreddamento è un costo e varia in base a quanto tempo i condizionatori restano accesi e a come sono usati. Quali sono gli importi?

Caldo lavoratore
Caldo al lavoro (Freepik Foto) – managementcue.it

Quanto ti costa

Secondo stime degli ingegneri di eviso.it, l’assorbimento di un condizionatore settato a 26 °C è di poco meno di 1 kW. Il costo in bolletta è di 0,30 euro ogni ora di uso, che diventa 0,32 euro con l’IVA al 22%. In modalità deumidificazione del condizionatore, i costi si riducono a circa 0,16 euro all’ora. L’effetto sulla bolletta cambia in base alle ore di accensione e alla modalità. Per accendere 2 o 3 volte a settimana per rinfrescare la sera, per 3 ore, costa circa 11,50 euro al mese.

Per usarlo tutte le sere per 3 ore, potresti arrivare a pagare 29 euro al mese. Se si usa tutte le sere per 3 ore e la deumidificazione notturna per 8 ore, si spendono circa 69 euro. Un condizionatore acceso tutto il giorno costa circa 230 euro a fine mese. Il condizionatore può aggiungere 3,5 euro a notte alla bolletta per un totale di 105 euro al mese.