Lo Spid non sarà più gratis: da agosto cambiano gli accordi e sei costretto a pagare | Un’altra spesa che graverà sulle spalle delle famiglie

Lo Spid sta per passare a pagamento? Ecco cosa fare per non farti svenare dalla novità in arrivo. (screenshot spid.gov.it/Canva) -managementcue.it
Lo Spid sta per passare a pagamento? Ecco cosa fare per non farti svenare dalla novità in arrivo. Cosa fare?
È in arrivo un cambiamento per lo SPID. L’accesso ai servizi digitali potrebbe diventare a pagamento per tutti i cittadini. Parliamo di un problema per chi usa i servizi della Pubblica Amministrazione. La novità potrebbe generare disagio per chi cerca di gestire più operazioni online.
Il motivo della novità potrebbe essere la sospensione dei fondi pubblici per il servizio. Lo Stato ha tagliato i finanziamenti. Ciò significa che le aziende private devono sostenere i costi, per un peso sulle tasche dei cittadini.
La situazione potrebbe creare preoccupazione. Le aziende che offrono lo SPID hanno investito risorse per mantenere il sistema attivo. Ora si trovano a fronteggiare costi alti senza ricavi adeguati per una condizione insostenibile.
Se non ci sono nuovi fondi, l’accesso gratuito ai servizi pubblici online potrebbe finire. Stiamo per dire cosa succede e come non pagare, per dare informazioni precise a tutti i cittadini interessati.
Cosa troverai in questo articolo:
Cosa è successo
Quaranta milioni di euro sarebbero stati promessi per il 2023 e ora sarebbero bloccati. Ciò significa che non ci sono soldi, e lo SPID non può essere gratis. Nessuno è al sicuro da tale cambiamento, che potrebbe colpire tutti gli utenti. Stiamo per dire cosa succede e come non pagare.
La digitalizzazione italiana rischia di trasformarsi in un abbonamento. Il diritto all’identità digitale non può diventare un costo per l’utente. Stiamo per dire cosa succede e come evitare un pagamento.
La novità
Le aziende stanno prendendo provvedimenti. Infocert ha annunciato un costo di 5,98 euro l’anno dal 28 luglio, dopo dieci anni gratis. Aruba ha già fatto pagare dal secondo anno. L’informazione proviene da un video di Angelo Greco, sul profilo @angelogrecoofficial, pubblicato il 7 giugno. Le attività che hanno investito per il sistema non riescono a farcela. C’è uno squilibrio non sostenibile. A luglio scade la convenzione Stato-fornitori SPID.
Se non si rinnova con nuovi fondi, potresti dire addio accesso gratuito ai servizi. Il rischio di abbonamento va rivisto. L’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione è un diritto che non può diventare a pagamento. L’alternativa è chiudere con lo SPID e usare la carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica. Se hai la carta cartacea, potresti pensare di rinnovarla per accedere ai servizi online. Così puoi risparmiare su eventuali costi di abbonamento.