Addio al sussidio di disoccupazione: lo tolgono a tutti entro la fine dell’anno | Chi non lavora a fine mese non vedrà un euro

Addio al sussidio di disoccupazione (Canva foto) - www.managementcue.it
Il sussidio di disoccupazione potrebbe svanire nel nulla? Stiamo per dire cosa sta accadendo in Italia e in Europa.
Lo Stato sostiene costi per la gestione della disoccupazione. Si parla di fondi per indennità dirette ai lavoratori senza impiego, oltre a spese per politiche attive del lavoro. La disoccupazione non è un problema che riguarda solo l’individuo, ma ha un impatto sul bilancio pubblico.
Le uscite statali per la disoccupazione comprendono diverse voci. Ci sono sussidi erogati a chi perde il posto, come la NASpI, per un periodo limitato. Poi ci sono i costi per i centri per l’impiego e le agenzie che supportano la ricerca di un lavoro.
Il peso della disoccupazione sul bilancio pubblico c’è. Ogni cittadino senza lavoro è una mancanza di contributo fiscale e una richiesta di sostegno economico. La gestione della condizione prevede un equilibrio tra assistenza sociale e incentivi per il ritorno all’occupazione.
Affrontare i costi della disoccupazione richiede strategie coordinate. Si cerca di ridurre le uscite con la creazione di nuove opportunità lavorative. Il sostegno a chi è senza impiego prevede un investimento, non solo un costo. Cosa sta succedendo?
Cosa troverai in questo articolo:
In Italia
L’Italia, come molti Paesi, destina risorse per supportare chi è senza lavoro. Nel 2023, la spesa per prestazioni a sostegno del reddito ha raggiunto cifre alte. Una parte dei fondi è andata all’Assegno di Inclusione e al Supporto Formazione e Lavoro, oltre che alla NASpI.
Il sistema italiano cerca di bilanciare il bisogno di assistenza con la necessità di incentivare il ritorno all’attività. La gestione di un peso finanziario così richiede attenzione e programmazione per non gravare sulle finanze pubbliche, come rivela openpolis.it.
In Europa
In Germania il governo di Friedrich Merz vuole cambiare il Bürgergeld, l’aiuto per chi è senza lavoro. Nel video pubblicato il 15 luglio 2025 come post sul profilo @berlinomagazine su Instagram, la didascalia riporta: “In Germania il governo di Friedrich Merz vuole cambiare il Bürgergeld, il sussidio per chi è senza lavoro“. Si legge: “Si parla di tagli per miliardi, regole più severe e controlli più rigidi“.
Il governo tedesco spiega di volere rendere il sistema più stringente per i beneficiari. La didascalia prosegue: “Chi rifiuta ripetutamente le proposte del Jobcenter o non si presenta agli appuntamenti potrà perdere tutto“. La didascalia continua: “In più sarà fissato un tetto ai contributi per l’affitto: chi vive in case troppo grandi o costose dovrà trasferirsi o pagare di tasca propria“. L’obiettivo, si legge, è trasformare il Bürgergeld in una nuova Grundsicherung (Assistenza sociale di base): meno spese e più obblighi per i beneficiari.