Divieti falsi e multe reali: la segnaletica non è a norma, ma la multa arriva lo stesso | Il conto ammonta a 500€

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Famiglia in auto divieti (Canva foto) - www.managementcue.it

Effetti paradossali di cartelli non autorizzati: la segnaletica improvvisata può costare cara, scopri cosa rischi.

Capita spesso di imbattersi in segnali curiosi, piazzati davanti a cancelli o ingressi privati. A volte sono semplici avvisi, altre volte veri e propri cartelli che imitano quelli stradali ufficiali. Quello che non tutti sanno è che questa pratica può generare situazioni paradossali, dove la segnaletica non autorizzata si intreccia con regole molto più serie.

L’idea di affiggere un “vietato parcheggiare” di propria iniziativa sembra innocua: un gesto rapido per scoraggiare chi lascia l’auto davanti al passo carrabile. Ma dietro la semplicità del cartello fai-da-te si nasconde una questione legale delicata, che può portare a conseguenze inaspettate e onerose.

Se da un lato il cittadino pensa di tutelarsi, dall’altro rischia di creare confusione. Un segnale non conforme infatti non ha alcuna validità, ma la presenza stessa può indurre a credere che esista un divieto reale. Ed è proprio qui che nasce la contraddizione: cartelli senza valore, ma multe autentiche.

In questo scenario entrano in gioco non solo le regole del Codice della Strada, ma anche altri aspetti legati alla proprietà privata e all’uso di spazi pubblici. Installare una segnaletica in un luogo che non ci appartiene, infatti, può sfociare in un illecito diverso, che va oltre la semplice questione della sosta.

Quando il cartello non conta ma la legge sì

Secondo il Codice della Strada, i segnali di divieto di sosta hanno valore solo se installati dagli enti competenti e con le caratteristiche stabilite dalla normativa. Colori, forme e posizionamento devono essere precisi, altrimenti il cartello resta un semplice oggetto decorativo. In altre parole, un divieto fai-da-te non ha nessuna efficacia giuridica.

Eppure, parcheggiare dove non si può resta comunque vietato. Anche in assenza di un segnale valido, se la sosta è proibita dalle regole generali, l’automobilista può essere sanzionato. Il cartello falso non cambia nulla: la multa arriva lo stesso, perché ciò che conta è il comportamento del conducente e non l’esistenza di un avviso più o meno credibile.

Divieto
Divieto di sosta (Canva foto) – www.managementcue.it

Cartelli falsi, multe vere: il chiarimento

Come ha spiegato Angelo Greco in un post su Instagram, “cartelli di divieto di sosta fai da te: si possono mettere? Cosa prevede il Codice della Strada?”. La risposta è chiara: non sono autorizzati e non hanno valore legale.

C’è poi un aspetto ancora più delicato: piazzare un segnale su un suolo che non ci appartiene può configurare una violazione diversa, legata al rispetto della proprietà privata o all’occupazione abusiva di suolo pubblico. In sostanza, i cartelli fai-da-te sono inutili e, paradossalmente, rischiano di esporre chi li mette a ulteriori problemi.