Lo Stato abbandona gli italiani: sanità, scuola e pensioni a rischio | Siamo costretti ad arrangiarci da soli

L'estate non è un periodo di spensieratezza per tutti. Scopri cosa sta succedendo e come sopravvivere alle difficoltà. (Canva Foto) - managementcue.it
L’estate non è un periodo di spensieratezza per tutti. Scopri cosa sta succedendo e come sopravvivere alle difficoltà.
Alcuni lavoratori vivono settembre con il fiato corto. Chi ha un contratto precario non sa se arriva a fine mese. Chi lavora nel commercio o nella ristorazione affronta orari lunghi e paghe basse. Le ferie sono finite, ma la fatica resta. La prospettiva di migliorare sembra lontana.
Chi lavora nella scuola si prepara a un nuovo anno tra tagli e carenze. Mancano docenti, mancano fondi, mancano strumenti. Gli studenti tornano in aula, ma chi insegna deve arrangiarsi. I contratti sono a tempo, le supplenze durano poco.
Nel settore sanitario la situazione non cambia. Gli ospedali chiedono turni extra, ma non pagano gli straordinari. Gli infermieri sono pochi, i pazienti aumentano. Chi lavora in corsia non ha tempo per sé. Chi è in attesa di una visita deve aspettare mesi.
Chi cerca casa trova solo affitti alti e mutui fuori portata. I giovani rinunciano all’indipendenza, le famiglie si stringono. Il sogno di una casa di proprietà si allontana. E chi ha già un mutuo deve fare i conti con le rate che salgono. Il mercato immobiliare non lascia spazio.
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Cosa succede
Chi è in pensione vive con l’ansia. Le cifre non bastano, i rincari pesano. Chi ha lavorato una vita ora deve scegliere tra bollette e farmaci. Le promesse di sicurezza non si vedono. E chi non ha versato abbastanza contributi resta fuori da ogni tutela. La vecchiaia non è serena.
Chi studia non trova sbocchi. I titoli non bastano, le competenze non bastano. I tirocini non sono pagati, le offerte sono poche. Chi si laurea spesso finisce in lavori che non c’entrano nulla. E chi vuole restare in Italia deve accettare condizioni che non premiano. Cosa avviene?
Cosa dice l’esperto
In un video pubblicato come post sul profilo Instagram @angelogrecoofficial lo scorso 15 agosto, Angelo Greco rivela: “Hanno mai detto che se lavori duro sarai felice, che se stringi i denti, se ti impegni, se farai il tuo dovere alla fine sarai ripagato. Peccato che sia una trappola e che tu ci sia già dentro“. L’esperto spiega: “Viviamo in una società che ci impone di correre sempre per un lavoro, per uno stipendio decente, per un mutuo, per una pensione che forse non arriverà mai per la sanità. Ci dicono che la felicità è lì dietro l’angolo, ma solo se resti competitivo, produttivo, flessibile“.
L’avvocato conclude: “Intanto lo Stato ci dice che dobbiamo arrangiarci, taglia sulla sanità, sulla scuola, sulle tutele, ci spinge poi verso fondi pensione privati, mutui a tasso variabile, assicurazioni obbligatorie e libertà di scelta che in realtà è solo abbandono“.