Ti colleghi al Wi-Fi e ti svuotano il conto in banca: basta un minuto per rubare tutti i tuoi dati | I guadagni di una vita in fumo

Le truffe continuano a evolversi e potrebbero lasciarti senza un euro. Scopri ora cosa sta succedendo e come difenderti. (YiliiaKa/Freepik) - managementcue.it
Le truffe continuano a evolversi e potrebbero lasciarti senza un euro. Scopri ora cosa sta succedendo e come difenderti.
La truffa online da mail si evolve ogni giorno. Il messaggio sembra autentico, ma nasconde un link malevolo. Il phishing sfrutta la grafica ufficiale per ingannarti. La truffa online da mail colpisce anche chi usa filtri avanzati.
Il messaggio ti chiede di confermare dati bancari. La truffa online da mail usa toni urgenti e codici finti. Il mittente imita banche, corrieri o enti pubblici. Il phishing ruba credenziali e svuota il conto. La PEC potrebbe non bastare per salvarti.
Il testo contiene errori minimi e link camuffati. La truffa online da mail sfrutta domini simili a quelli reali. Il phishing usa URL abbreviati per nascondere la destinazione. La truffa online da mail si attiva con un clic. Il danno è certo e l’assicurazione non copre.
Il messaggio finge un rimborso o una fattura. La truffa online da mail ti invita a scaricare un allegato. Il file contiene malware o un virus che controlla il dispositivo. Come difenderti da queste minacce? Scoprilo ora!
Cosa troverai in questo articolo:
La truffa del rimborso
La truffa online da mail simula un rimborso. Il messaggio ti chiede di inserire IBAN e documento. Il phishing usa loghi ufficiali. TecnoAndroid riporta che ad agosto 2025 circola una mail con finti rimborsi da 167,98 euro. Il messaggio invita a cliccare su un link e confermare i dati. La truffa online da mail ruba le credenziali bancarie.
Il deepfake riproduce volti noti e promuove investimenti. Consumatore.com rivela che la Polizia Postale segnala video con giornalisti che sponsorizzano criptovalute. Tutto falso. Qual è l’ultima truffa in giro?
La nuova frontiera delle truffe
La truffa Man in the Middle colpisce nei locali con Wi-Fi aperto. Il criminale crea una rete finta con nome simile a quella del locale. Il dispositivo si connette in automatico. Il traffico viene intercettato. Il truffatore modifica i dati e reindirizza le transazioni. ADICU riporta che il 14% degli attacchi informatici globali avviene su reti pubbliche.
L’80% degli utenti non usa VPN. Il rischio cresce nei bar, negli aeroporti e negli hotel. Il video pubblicato come post l’8 agosto 2025 da @hackerpassivoaggressivo su Instagram riprende lo stesso tema. Il post mostra come un hacker intercetta i dati su una rete Wi-Fi pubblica. Il cliente accede al sito della banca, ma il criminale modifica l’IBAN. Non usare reti aperte per operazioni sensibili.