L’IMU? E chi lo paga più: metti una firma e sei esente dalle tasse | Il trucco è del tutto legale e non possono farti nulla

Su cosa pagare l'IMU?

No IMU sulla seconda casa (Canva) - managementcue.it

Vi è la possibilità di esentarsi, per sempre, dal pagamento dell’IMU. Segui semplicemente le istruzioni, e scopri come fare.

Le tasse sulla casa, rappresentano uno degli aspetti più rilevanti e dibattuti della gestione economica personale. Naturalmente, ogni proprietario di un immobile è tenuto a rispettare obblighi fiscali che variano in base alla tipologia di proprietà, e alla destinazione d’uso.

Fra le principali imposte, ci sono l’IMU, l’imposta municipale unica (che vedremo più avanti); e la TARI, legata alla raccolta dei rifiuti. Tasse contribuenti al finanziamento dei servizi locali, come manutenzione stradale, raccolta rifiuti, e sicurezza urbana.

Ma oltre agli oneri diretti, esistono detrazioni e agevolazioni fiscali, che possono ridurre il carico economico per chi possiede una prima casa, o effettua interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica. E conoscere queste opportunità è importantissimo, per una gestione consapevole delle spese.

Infine, rimanere aggiornati sulle scadenze e sugli importi da versare, permette di evitare sanzioni e interessi; assicurando una gestione serena del proprio immobile, e una corretta contribuzione al benessere della comunità locale.

Una panoramica interessante

L’IMU, come su detto, rappresenta uno dei principali obblighi fiscali per i proprietari immobiliari, in Italia. La normativa, distingue fra abitazione principale, generalmente esente, salvo categorie di lusso; e gli altri immobili, soggetti a pagamento. In particolare, la seconda casa, soggetta appunto a versamento dell’imposta, sebbene esistano casi di esenzione o riduzione, condizionati dalla presentazione di specifica documentazione, e dal rispetto dei requisiti definiti dalla legge.

L’IMU, nello specifico, si applica non solo ai proprietari, ma anche a chi detiene diritti reali sugli immobili in questione: come usufrutto, uso o abitazione. E son soggetti a imposta, fabbricati adibiti a seconda casa, terreni, aree fabbricabili, e immobili destinati a uso diverso, come negozi e uffici. L’aliquota, inoltre, varia in base alle caratteristiche dell’immobile, e al comune di ubicazione, poiché l’IMU si configura come tributo locale fondamentale, per il bilancio comunale.

Esenzione dalle tasse
Esenzione dalle tasse (Canva) – managementcue.it

Esenzioni e riduzioni possibili

La normativa, prevede esenzioni in specifiche situazioni: ad esempio, quando uno dei coniugi utilizza la seconda casa come abitazione principale (secondo quanto chiarito dalla sentenza n. 209/2022, della Corte Costituzionale). Essendo, inoltre, possibile ottenere riduzioni per immobili inagibili o inabitabili, purché la condizione sia certificata da perizia tecnica comunale, o da un tecnico abilitato.

Ma per accedere a esenzioni o riduzioni è indispensabile presentare prove concrete, come attestazioni di residenza, bollette di utenze domestiche, o certificazioni tecniche. Giacché solo tramite una documentazione completa è possibile beneficiare delle agevolazioni previste. In ogni caso, per approfondimenti sulle modalità operative, e sui casi pratici, si può comunque far riferimento a quanto riportato da money.it.