14 miliardi di euro in 5 anni per comprare armi: lo Stato si riarma a spese dei cittadini | La loro guerra svuota le nostre tasche

Giorgia Meloni (screenshot Rai/YouTube) - managementcue.it
Le nuove spese militari stanno per arrivare dopo i conflitti a Gaza e in Ucraina. Qual è la posizione dell’Italia?
A Gaza i carri avanzano tra le macerie. A Kiev i droni colpiscono palazzi residenziali. Le notizie arrivano a raffica, le immagini si moltiplicano, le dichiarazioni si rincorrono. Leggi, ascolti, provi a capire, ma ogni aggiornamento lascia più domande che risposte. Cosa sta accadendo?
Ti svegli, accendi il telefono, scorri le notifiche. Tra messaggi e promozioni, spunta un video da Rafah. Un bambino piange, un padre corre, una scuola crolla. A Kharkiv esplode un deposito, a Odessa si contano i feriti. Guardi, non distogli lo sguardo, non trovi pace.
Si parla di tregua, si pensa a una pausa, ma quello che succede sul campo potrewbbe rivelare altro. Le bombe non si fermano, le sirene suonano ogni notte. Cerchi conferme, fonti, verità, ma ogni fonte racconta una parte, ogni verità ha un prezzo.
Missili, blackout, evacuazioni, raid, minacce: ogni giorno una svolta, ogni ora una tensione, ma alla fine, cosa cambia nei fatti? I civili restano sotto assedio, i leader rilanciano, i confini si chiudono. Quali sono le decisioni di cui si sta parlando in queste ore anche sui social?
Cosa troverai in questo articolo:
Le guerre in corso
A Gaza le ambulanze non bastano. I medici lavorano senza sosta, gli ospedali perdono corrente, i civili cercano riparo nei corridoi. Le scuole diventano rifugi, i corridoi diventano trappole. I numeri crescono, le immagini parlano, le parole non bastano. Ogni ora cambia qualcosa, ogni minuto pesa.
In Ucraina la notte non finisce mai. I droni colpiscono Kiev, i missili arrivano da nord, le sirene svegliano i bambini. Le famiglie scappano, i treni si riempiono, le stazioni si svuotano. Putin parla, Zelensky risponde, l’Europa osserva. Chi paga questa scia di orrore?
Il video
Nel video pubblicato come post sul profilo Instagram @nicktrading_ lo scorso 31 agosto, Nick P rivela: “Il governo italiano ha appena chiesto 14 miliardi di euro di prestito, ma per comprare cosa? Signore e signori, armi. L’Italia ha avanzato una richiesta per accedere al fondo europeo Safe per la difesa“.
Come saranno pagate le nuove armi? Nick rivela: “In poche parole, vogliono indebitarsi 14 miliardi di euro per 5 anni per comprare armi. E indovina chi ripagherà questo debito? Noi con rimborsi spalmati per 45 anni. Ma la vera domanda è perché lo fanno? Per continuare a giocare a risico in guerre che non ci riguardano“. Purtroppo l?Italia ha vincoli internazionali.