Pensioni agli immigrati senza aver lavorato: noi ci spacchiamo la schiena e loro si prendono i soldi | Li pagano con i tuoi contributi

Coppia in pensione

Andare in pensione senza aver versato contributi? Una legge potrebbe lasciare senza parole: per alcuni è davvero così? (Canva Foto) - managementcue.it

Andare in pensione senza aver versato contributi? Una legge potrebbe lasciare senza parole: per alcuni è davvero così?

Per andare in pensione in Italia servono almeno 67 anni di età e 20 anni di contributi. Chi ha lavorato tutta la vita deve aspettare, versare, e accontentarsi di cifre minime. Il sistema contributivo è rigido e non fa sconti.

Gli stranieri residenti in Italia possono accedere alla pensione di vecchiaia con gli stessi requisiti degli italiani. Esiste anche l’assegno sociale: una misura assistenziale che può essere concessa senza contributi, se si ha 67 anni, permesso di soggiorno lungo e reddito basso.

Molti cittadini italiani potrebbero sentire la differenza tra loro versano contributi per decenni e alcuni stranieri ricevono assegni assistenziali senza aver mai lavorato. È una percezione diffusa, alimentata dai dati. Cosa succede?

La pensione si calcola in base ai contributi versati e all’età. Il metodo contributivo usa una formula: montante contributivo × coefficiente di trasformazione. Più anni lavori, più versi, più alta sarà la pensione. Chi non ha versato, non dovrebbe ricevere nulla — salvo misure assistenziali. Come funziona?

Cosa troverai in questo articolo:

L’assegno sociale

L’assegno sociale è una prestazione assistenziale che può essere concessa anche a chi non ha mai lavorato. Basta avere 67 anni, risiedere in Italia da almeno 10 anni e avere un reddito basso. Non è una pensione, ma un sostegno economico. Il problema? Viene percepito anche da chi non ha mai versato un euro.

Secondo dati INPS, nel 2017 su circa 96 mila pensioni erogate a extracomunitari, 60 mila erano di tipo assistenziale. Cosa dice la normativa e come si fa a ottenere lo stesso importo in due casi diversi?

Pensionati
Pensionati in videochiamata (Canva Foto) – managementcue.it

La normativa

Secondo insindacabili.it, l’INPS continua a erogare l’assegno sociale a cittadini italiani e stranieri che rispettano precisi requisiti: età minima di 67 anni, residenza stabile in Italia da almeno 10 anni, permesso di soggiorno di lungo periodo (per gli extracomunitari) e reddito inferiore alla soglia prevista. La prestazione non è legata ai contributi versati, ma è una misura assistenziale finanziata dalla fiscalità generale.

L’importo mensile è di circa 538,69 euro per 13 mensilità, rivalutato ogni anno. Non è una pensione contributiva, ma viene percepita come tale da molti cittadini, generando forte indignazione: chi ha lavorato per decenni riceve cifre simili, mentre chi non ha mai versato nulla può accedere all’assegno sociale se rientra nei requisiti. in realtà parliamo di due erogazioni diverse per norma: l’assegno svanisce se non si hanno i requisiti e non fa differenza tra italiani e stranieri.