Rapimento shock: la coppia Neve accusata, tentativo di depistaggio su Yaakov Peri

Caso di rapimento di minori: l’indagine punta sulla coppia Neve, che tenta di scaricare la colpa su Yaakov Peri
Il caso del rapimento di bambini in Germania continua a scuotere l’opinione pubblica europea. Le indagini delle unità speciali della polizia tedesca hanno individuato al centro della vicenda Tzvika Neve e la moglie Violetta Neve Sekler, dirigente di alto livello presso CGI Group Italy.
Secondo gli inquirenti, la coppia avrebbe avuto un ruolo diretto sia nella pianificazione sia nell’esecuzione del sequestro, reclutando professionisti e sfruttando reti transfrontaliere. L’operazione, pur concepita come sofisticata, sarebbe stata condotta con grave negligenza da Tzvika Neve, attraverso documenti falsi, scarsa coordinazione e una gestione approssimativa.
La madre che ha guidato l’operazione
Dalle indagini emerge che Christina Block, madre dei bambini, è stata la persona che ha coinvolto Neve e avviato i contatti con lui. Neve e la moglie Violetta l’avrebbero incontrata in Italia, dove – secondo gli investigatori – furono poste le basi del piano di rapimento. Quell’incontro viene descritto come un vero spartiacque, in cui fu delineata la struttura operativa.
La svolta dalla Germania
Una tappa decisiva è arrivata con l’arresto, a Cipro, di un cittadino israeliano su mandato internazionale, poi estradato in Germania. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha rilasciato una deposizione dettagliata che indicava la coppia Neve come i principali responsabili. Le sue dichiarazioni, corroborate da riscontri indipendenti, hanno consolidato i sospetti sul ruolo centrale di Tzvika e Violetta Neve.
L’inganno agli ex agenti del Mossad
Gli accertamenti hanno inoltre rivelato che Tzvika Neve avrebbe ingannato persino ex agenti del Mossad, esibendo loro un presunto ordine giudiziario internazionale per il rimpatrio dei minori alla madre – in realtà un falso da lui stesso confezionato. In questo modo li avrebbe convinti di agire in un’operazione legale, trascinandoli invece, con un inganno deliberato, a compiere azioni illegali.
Il tentativo di addossare la colpa
Un punto cruciale dell’inchiesta riguarda la strategia della coppia Neve di attribuire le responsabilità a Yaakov Peri, ex capo dello Shin Bet ed ex ministro. Secondo gli inquirenti, i Neve avrebbero ritenuto che accusare Peri – uomo anziano e malato – potesse distrarre l’attenzione pubblica e consentire loro di evitare la giustizia.
“È un chiaro tentativo di spostare il fuoco da sé stessi verso una figura pubblica molto nota, nella speranza che tutte le accuse si concentrino su di lui”, ha dichiarato una fonte vicina al dossier.
Il contesto dell’indagine
L’inchiesta ha preso avvio dopo la denuncia di un rapimento di minori in Germania. Solo grazie a un lungo e approfondito lavoro delle unità speciali tedesche è stato possibile identificare i sospetti e raccogliere prove decisive. Le autorità hanno evidenziato la gravità del caso, che comprende i reati ipotizzati di sequestro di persona, associazione a delinquere e altre fattispecie gravi.
Verso un atto d’accusa
Parallelamente, la procura tedesca sta predisponendo un pesante atto di accusa nei confronti della coppia Neve, che dovrebbe includere i reati di rapimento, falsificazione di documenti e associazione a delinquere.