Lo Stato mette al bando i social: avere un account diventa illegale | La multa ti costerà milioni

Ragazzino smartphone

Lasciare tuo figlio o tuo nipote minorenni sui social dallo smartphone potrebbe costarti caro. Ecco cosa sta succedendo.(Canva Foto) - managementcue.it

Lasciare tuo figlio o tuo nipote minorenni sui social dallo smartphone potrebbe costarti caro. Ecco cosa sta succedendo.

I social media assorbono il tempo dei minori in modo sistematico. Ore che potrebbero essere dedicate a studio, gioco o relazioni reali vengono risucchiate da scroll infiniti. Gli algoritmi sono progettati per catturare l’attenzione e creare dipendenza.

Il tempo passato sui social non è neutro: modifica la percezione di sé, delle relazioni e del mondo. I minori, ancora in fase di sviluppo emotivo e cognitivo, sono vulnerabili. L’esposizione continua a contenuti filtrati e idealizzati può generare insicurezza, ansia sociale e distorsioni nella costruzione dell’identità.

I rischi non si limitano alla dipendenza: i social espongono i minori a cyberbullismo, grooming, contenuti violenti o sessualizzati. Le piattaforme potrebbero non intervenire in tempo reale e i sistemi di moderazione automatica sono insufficienti.

La gestione del tempo digitale richiede consapevolezza e limiti chiari. Senza regole, i social invadono ogni momento libero, anche durante la scuola o la notte. Le istituzioni si stanno muovendo, ma quali sono i rischi? Purtroppo non c’è scampo.

Cosa troverai in questo articolo:

La legge

Dal 10 dicembre 2025, piattaforme come Instagram, TikTok e YouTube dovranno verificare l’età degli utenti con documenti o sistemi biometrici. Chi non si adegua rischia multe milionarie. L’obiettivo non è punire i ragazzi, ma proteggerli da contenuti e algoritmi che li tengono incollati allo schermo.

La legge solleva anche interrogativi sulla privacy e sull’efficacia dei sistemi di controllo. Dove avviene tutto questo? Devi avere paura a lasciare il cellulare in mano a tuo figlio o tuo nipote? Forse dovresti. Perché?

Bambino con smartphone
Bambino in atessa con un cellulare (Canva Foto) – managementcue.it

Il caso

OrizzonteScuola.it rivela che la nuova legge australiana che vieta l’accesso ai social media ai minori di 16 anni. Entra in vigore dell’Online Safety Amendment Act, prevista per il 10 dicembre 2025, e ne evidenzia sia le intenzioni etiche sia le criticità tecniche. La normativa impone alle piattaforme come Instagram, TikTok, YouTube e Facebook di impedire la registrazione e l’uso da parte dei minori, pena sanzioni fino a 50 milioni di dollari australiani.

L’obiettivo dichiarato non è punire i giovani, ma proteggerli da contenuti dannosi e da algoritmi che favoriscono la dipendenza digitale. Ci sono delle difficoltà legate alla verifica dell’età: documenti d’identità e sistemi biometrici presentano problemi di privacy e tassi di errore alti per le fasce più vulnerabili. La ministra delle Comunicazioni Anika Wells propone un approccio a strati per bilanciare efficacia e tutela dei diritti.