Il bollo in Italia non si paga più: non è legale ma puoi farlo comunque | Non possono venire a chiederti soldi

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C'è una soluzione per non pagare il bollo auto e dimenticarlo per sempre, ma quali sono le conseguenze? (Pexels Foto) - managementcue.it

C’è una soluzione per non pagare il bollo auto e dimenticarlo per sempre, ma quali sono le conseguenze? Scoprile ora!

Il bollo auto è una tassa annuale legata al possesso del veicolo, non al suo utilizzo. Va pagato anche se l’auto è ferma. L’importo varia in base alla potenza in kW, alla classe ambientale e alla regione di residenza, che può applicare esenzioni o tariffe diverse.

Le auto elettriche e i veicoli storici possono accedere a regimi agevolati, ma solo se rispettano i requisiti previsti dalla normativa. Per le auto storiche, è obbligatoria l’iscrizione a registri ufficiali. Il pagamento online è disponibile.

Il mancato pagamento del bollo comporta sanzioni che aumentano nel tempo. Anche chi non utilizza il mezzo deve versare la tassa. Non parliamo di una tassa di circolazione, ma di una tassa sul possesso, applicata a tutti i mezzi registrati.

È possibile contestare l’importo, ma le procedure sono difficili. Cambi di residenza, passaggi di proprietà o successioni possono generare errori nel sistema. Il pagamento online semplifica l’operazione, ma non corregge eventuali disallineamenti. Online c’è chi propone soluzioni veloci, ma quali sono i rischi?

Cosa troverai in questo articolo:

Questioni di bollo

Il bollo auto potrebbe sembrare facile da aggirare. Su Internet e nei social potrebbero esserci tantissimi video che parlano di come non pagare il bollo con una targa estera o con altre strategie illegali, ma nessuno ti dice il prezzo.

Se giri con un’auto con targa straniera e non paghi il bollo, la tassa non sparisce. Potresti ritrovarti con un debito fiscale costruito ogni giorno con il tuo mezzo con la targa sbagliata e, oltre le multe, devi restituire il maltolto con gli interessi. Cosa succede?

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Automobilista (Canva Foto) – managementcue.it

I rischi

La normativa italiana ha rafforzato i controlli sull’uso improprio delle targhe straniere per evitare il pagamento del bollo auto e altre imposte. Come chiarisce LaLeggeperTutti, chi risiede in Italia non può circolare con un veicolo immatricolato all’estero per più di 30 giorni non consecutivi all’anno. Superata questa soglia, è obbligatorio registrare il mezzo al REVE (Registro dei Veicoli Esteri), al PRA o agli sportelli STA e pagare di conseguenza.

L’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale legata all’uso di auto con targa straniera, utilizzate per evitare il bollo, il superbollo e ottenere polizze assicurative estere a tariffe inferiori. La legge impone anche che chi usa il mezzo ha con sé una certificazione scritta che ne giustifica l’uso firmata dal proprietario. Chi non regolarizza la posizione rischia sanzioni da 400 a 1600 euro, fermo amministrativo e, se non interviene entro 180 giorni, anche confisca dell’auto. Il controllo può avvenire su strada o con incrocio dati tra residenza e targa.