Fondi esauriti per i bonus: nessuno è riuscito a prendere i soldi | Milioni di famiglie abbandonate

Giorgia Meloni al Ministero (screenshot Giorgia Meloni News-YouTube) – www.managementcue.it
Un bonus nato per sostenere le famiglie con figli piccoli ha lasciato migliaia senza aiuto: ecco cosa è successo.
Negli ultimi anni si è parlato un sacco di bonus e contributi pensati per le famiglie, soprattutto per chi deve barcamenarsi tra rette, attività extrascolastiche e spese quotidiane che non finiscono mai. Ogni misura, anche piccola, può dare una boccata d’ossigeno, almeno in teoria.
Il problema è che, tra regolamenti complicati e tempi ristretti, spesso ottenere questi aiuti diventa una vera e propria lotta contro la burocrazia. Il nodo centrale è sempre lo stesso: l’accesso non è uguale per tutti. Una famiglia che vive in un paesino di montagna, con internet che va e viene, parte già svantaggiata.
E non parliamo di chi non è pratico di SPID o carte digitali… rischia di non riuscire neppure a iniziare la procedura. Per questo sarebbe utile avere dei punti di supporto per aiutare davvero chi ne ha bisogno, senza lasciare nessuno indietro.
Vale la pena ricordare che questi aiuti dovrebbero servire soprattutto a migliorare la vita dei bambini. Parliamo di asili nido, attività ricreative, servizi educativi, insomma tutto ciò che contribuisce alla crescita dei più piccoli. Se però i fondi non arrivano a destinazione, il rischio è che da promessa si passi direttamente alla delusione.
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La realtà dei fatti
Come riporta Caporussodavide su Instagram, al momento clou è successo il peggio: i fondi sono finiti praticamente subito. Nel giro di pochi istanti la piattaforma era intasata, tra rallentamenti, schermate bloccate e domande respinte. Alla fine, di fatto, tantissimi non sono riusciti ad ottenere il contributo, lasciando sul campo tantissime famiglie che ci contavano.
Le proteste non si sono fatte attendere. Genitori arrabbiati hanno raccontato di essersi collegati puntuali, di aver seguito le istruzioni alla lettera, eppure senza riuscire a concludere nulla. La sensazione generale è quella di essere stati presi in giro, perché questo sistema finisce per premiare pochissimi e scontentare la maggior parte. E il bonus, presentato come un aiuto sicuro, si è trasformato in un nulla di fatto.
Aspettative e promesse
Proprio su questa linea si era mossa la Regione Piemonte, annunciando il lancio del Buono Vesta. In pratica un voucher fino a 1.200 euro per le famiglie con figli piccoli, dai 0 ai 6 anni, da richiedere online a partire dalla mezzanotte del 20 settembre. L’idea era quella di un aiuto reale, non solo simbolico, con un occhio di riguardo alle famiglie con bimbi disabili.
Gli importi erano calibrati in base all’ISEE: 1.200 euro sotto i 10.000, 1.000 tra i 10.000 e i 35.000, 800 per chi stava tra i 35.000 e i 40.000. Chi invece aveva figli con disabilità avrebbe ricevuto sempre il massimo, fino al tetto di 40.000 euro di reddito. Il buono era spendibile per una lunga lista di cose: nidi, scuole dell’infanzia, centri estivi, attività sportive e persino servizi di baby-sitting. Purtroppo però il click day è stato una vera e propria mattanza, dato il tutto esaurito dopo pochi secondi.