Tre bonus che nessuno conosce: se non lo sai lo Stato non paga | Fatti furbo e corri a prendere i soldi

Giorgia Meloni (screenshot @giorgiameloni/Instagram) - managementcue.it
Tre bonus sono assicurati per gli italiani, ma solo per chi sa che esistono. Ecco quali sono le ultime novità e come richiederli.
Immagina di accedere a un bonus e sentire che qualcosa ti osserva. Ogni richiesta attiva un controllo incrociato: ISEE, storico contributivo, residenza, codice fiscale. Le leggi sul mantenimento della trasparenza fiscale non lasciano margini.
L’erogazione diretta potrebbe non sembrare semplice. Servono SPID, PEC, una dichiarazione aggiornata. Il sistema incrocia dati, verifica incongruenze, segnala anomalie. Il bonus sociale potrebbe diventare una soglia: chi la supera è fuori, chi la sfiora è dentro.
Il cittadino non sa cosa viene cercato: un errore formale, una variazione di residenza, un codice tributo dimenticato. Le leggi sul mantenimento dell’equità si trasformano in algoritmi che decidono chi merita. Il bonus potrebbe non sembrare più un diritto, ma una prova.
Gli incentivi statali si moltiplicano, ma non si semplificano. Ogni nuovo bonus porta con sé una nuova verifica. Il sistema non dimentica nulla. La soglia ISEE diventa un confine mobile, una linea che si sposta senza preavviso. Il sostegno economico è condizionato, reversibile, tracciato. Quali sono gli ultimi bonus?
Cosa troverai in questo articolo:
I controlli dietro ai bonus
Dietro ogni bonus si nasconde una macchina di sorveglianza. Il cittadino compila, attende, spera. Il sistema non risponde: analizza. Le riforme fiscali hanno trasformato l’erogazione in una scansione. Il codice fiscale è una chiave, ma anche un filtro.
Le leggi sul mantenimento della sicurezza economica impongono tracciabilità, ma non spiegano. Il bonus non arriva quando serve, ma quando il sistema lo consente. Ogni incentivo è un segnale: sei dentro o sei fuori. Il cittadino non chiede più aiuto, ma accesso, oltre ai requisiti. Quali sono e come funzionano i nuovi bonus?
I bonus attivi
A settembre 2025, il governo ha confermato e prorogato tre misure per il sostegno economico legato alla casa: bonus mobili, bonus ristrutturazioni e bonus mutuo under 36. Il bonus mobili consente una detrazione fiscale del 50% su un tetto massimo di 5000 euro per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici, ma solo se collegati a interventi di ristrutturazione avviati almeno dal 1° gennaio dell’anno precedente. Le leggi sul mantenimento dell’efficienza abitativa impongono questa condizione per evitare abusi.
Il bonus ristrutturazioni resta attivo fino al 31 dicembre 2025, con una detrazione del 50% su un massimo di 96.000 euro. Dal 2026, le aliquote scenderanno al 36% per la prima casa e al 30% per la seconda. Il bonus mutuo under 36, rivolto ai giovani con ISEE inferiore a 40.000 euro, garantisce esenzione da imposta di registro, ipotecaria e catastale, oltre a un credito d’imposta sull’IVA per acquisti da costruttore. L’erogazione diretta è subordinata alla verifica dei requisiti patrimoniali. La notizia arriva da Tag24.