Ilaria Salis in carcere per 24 anni: revocata l’immunità parlamentare | La riportano in Ungheria

Il caso dell'europarlamentare Ilaria Salis potrebbe aver lasciato in tanti senza parole: ora arriva la svolta per lei. (screenshot @ila_salis/Instagram) - managementcue.it
Il caso dell’europarlamentare Ilaria Salis potrebbe aver lasciato in tanti senza parole: ora arriva la svolta per lei.
Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, è stata detenuta in Ungheria con l’accusa di aggressione a militanti di estrema destra prima della sua elezione. Il processo è iniziato prima che si candidasse. Le immagini della sua detenzione in catene hanno sollevato proteste internazionali e acceso il dibattito sui diritti umani in Europa.
La richiesta di revoca dell’immunità parlamentare è stata avanzata dal governo ungherese. Infatti, una volta eletta, la Salis ha potuto godere dell’immunità parlamentare, che le consente di essere libera per il tempo sufficiente a gestire i lavori nel Parlamento europeo.
Salis ha denunciato le condizioni di detenzione come tortura bianca: 23 ore al giorno in isolamento, perquisizioni umilianti e accesso limitato ai contatti esterni. Ha chiesto di essere processata in Italia, dove ritiene che le garanzie democratiche sono rispettate.
Il caso Salis non è solo giudiziario, ma politico. Le sue dichiarazioni contro il governo Orbán e il sostegno ricevuto da eurodeputati tedeschi e italiani lo hanno trasformato in un simbolo di opposizione al regime ungherese. La sua immunità è diventata terreno di scontro tra sovranismo e garantismo europeo. Cosa è successo?
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Cosa è successo
Il Parlamento europeo è chiamato a decidere se confermare o revocare l’immunità di Ilaria Salis. La questione è delicata: il reato contestato risale a prima della sua elezione, ma la detenzione attuale solleva dubbi sulla legittimità del processo.
Salis ha dichiarato di non voler sottrarsi alla giustizia, ma di chiedere un processo in Italia, dove lo stato di diritto è garantito. Il caso è diventato emblematico della tensione tra sovranità nazionale e diritti nell’Unione Europea. Con un’eventuale revoca dell’immunità parlamentare, la Salis rischierebbe 24 anni di carcere e di essere riportata in Ungheria. Ma cosa è stato deciso? Facciamo chiarezza.
La decisione
Secondo SkyTG24, il 23 settembre 2025 la Commissione Affari Giuridici (JURI) del Parlamento europeo ha respinto la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare di Ilaria Salis. Il voto è stato serrato: 13 contrari e 12 favorevoli, scrutinio segreto. La richiesta era stata avanzata dalle autorità ungheresi, che accusano Salis di aggressione a militanti di estrema destra, in un procedimento avviato prima della sua elezione.
Il voto finale sulla revoca spetta ora all’Aula del Parlamento europeo, prevista per il 7 ottobre. Il caso è diventato emblematico della tensione tra sovranità giudiziaria nazionale e garanzie democratiche europee. Le immagini della detenzione in catene, le testimonianze sulle condizioni di isolamento e le reazioni internazionali hanno trasformato Salis in un simbolo politico.