Tre giorni di carestia e emergenza: l’Europa paga le conseguenze della guerra | A rimetterci siamo noi cittadini

Una nuova minaccia sta arrivando per l'Europa? Le voci sul Web si susseguono con le comunicazioni ufficiali. (screenshot Palazzo Chigi/YouTube) - managementcue.it
Una nuova minaccia sta arrivando per l’Europa? Le voci sul Web si susseguono con le comunicazioni ufficiali.
Il conflitto in Ucraina continua con attacchi su Chernihiv e Kherson, mentre Kiev intensifica la produzione interna di armi. Il programma Readiness 2030 rafforza le coalizioni europee, e il Drone Wall è operativo per proteggere lo spazio aereo. I missili Tomahawk forniti dagli alleati hanno colpito depositi strategici russi.
Nel Donetsk e Zaporizhzhia, le forze ucraine hanno riconquistato villaggi chiave. Le violazioni dello spazio aereo da parte di droni russi hanno spinto Bruxelles a rafforzare la sorveglianza. Cosa avviene?
A Gaza, l’Operazione Diluvio al-Aqṣā ha provocato migliaia di sfollamenti. I colloqui indiretti a Sharm el-Sheikh tra Hamas e Israele puntano al rilascio degli ostaggi. Il piano di pace Trump è stato riesumato come base negoziale, ma le condizioni restano instabili. L’ONU chiede un cessate il fuoco immediato.
La Freedom Flotilla ha tentato di portare aiuti umanitari, ma è stata bloccata. La crisi umanitaria peggiora, con ospedali al collasso e blackout elettrici. Le richieste di evacuazione si scontrano con i bombardamenti continui. Le vittime civili aumentano, mentre le trattative restano fragili e condizionate da pressioni regionali. Cosa succede?
Cosa troverai in questo articolo:
Le guerre in corso
La guerra in Ucraina ha superato i mille giorni di combattimenti. Le strategie si sono evolute: meno trincee, più droni e missili a lungo raggio. Il Drone Wall europeo protegge i confini da incursioni non convenzionali.
A Gaza, il conflitto ha raggiunto livelli di devastazione senza precedenti. L’Operazione Diluvio al-Aqṣā ha innescato una risposta militare massiccia da parte di Israele. I colloqui a Sharm el-Sheikh, mediati dall’Egitto, cercano di ottenere il rilascio degli ostaggi. Quali sono le risposte dell’Europa?
Le direttive europee
La Commissione Europea ha lanciato nel marzo 2025 la Strategia UE per la preparazione, e ha invitato tutti i cittadini a tenere scorte essenziali per almeno 72 ore. L’iniziativa, confermata da RaiNews, prevede di conservare acqua potabile, cibo non deperibile, medicinali, batterie, radio e strumenti di sopravvivenza. L’obiettivo dichiarato è affrontare con maggiore resilienza eventi estremi come blackout, cyberattacchi, conflitti e disastri naturali.
Per Orizzonte Scuola, alcuni analisti leggono l’invito come un avvertimento mascherato: un segnale che l’UE si aspetta scenari critici imminenti. Il piano prevede anche la creazione di rifugi temporanei, piani di evacuazione e simulazioni di emergenza. La comunicazione istituzionale è stata sobria, ma il contenuto operativo è dettagliato e vincolante per gli Stati membri. La misura è già stata recepita da Germania, Finlandia e Francia, che hanno avviato campagne informative. In Italia, il dibattito è aperto.