Prendono la pensione senza il tuo permesso: hai 6 mesi per dire “No” | Se stai zitto per lo Stato hai detto sì

Famiglia anziani

Quanto c'è di vero nelle voci che potrebbero fare riferimento a un prelievo da parte dello Stato senza il tuo No? (Pexels Foto) - managementcue.it

Quanto c’è di vero nelle voci che potrebbero fare riferimento a un prelievo da parte dello Stato senza il tuo No?

La pensione può essere sospesa in caso di mancata comunicazione dei redditi. L’INPS richiede aggiornamenti regolari su situazioni economiche e familiari. Se il pensionato supera i limiti previsti o omette dichiarazioni obbligatorie, l’assegno può essere bloccato fino alla verifica. Anche l’assegno sociale è soggetto a revoca.

Errori nei dati contributivi possono impedire l’accesso alla pensione. Se l’INPS registra in modo errato gli anni di versamento, il lavoratore rischia di essere escluso dal trattamento. In alcuni casi, è possibile ottenere un risarcimento per danni da mancato conseguimento della pensione, come stabilito dalla Corte di Cassazione.

La pensione può essere revocata se il beneficiario svolge attività lavorativa non compatibile con il regime scelto. Chi percepisce Quota 100 non può lavorare, nemmeno per un giorno, pena la restituzione dell’intero importo. Le regole INPS sono rigide e non ammettono deroghe.

Anche il ritardo nel pensionamento può causare danni. Se l’ente previdenziale rifiuta la ricongiunzione dei contributi o prolunga il servizio oltre il limite, il lavoratore può subire una lesione del diritto all’autodeterminazione. Le sentenze recenti riconoscono il diritto al risarcimento per ritardato pensionamento. Come funziona?

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Quando la pensione è sospesa

La sospensione della pensione può avvenire per diverse ragioni: superamento dei limiti reddituali, mancata comunicazione di variazioni anagrafiche, o incompatibilità con altre prestazioni. L’INPS effettua controlli incrociati e può bloccare l’erogazione anche in caso di dubbi. Le pensioni di invalidità, l’assegno sociale e l’Ape sociale sono soggette a verifiche.

Se il lavoratore viene escluso dal trattamento per cause non imputabili a lui, può agire per ottenere un risarcimento. La Corte di Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento per danni patrimoniali e non patrimoniali. Dove ci potrebbe essere il silenzio-assenso?

Anziani pensionati
Anziani in pensione (Canva Foto) – managementcue.it

Come funziona

Secondo LaLeggePerTutti, il governo italiano sta valutando l’introduzione del meccanismo del silenzio-assenso per la destinazione del TFR ai fondi pensione. Se il lavoratore non esprime una scelta esplicita entro sei mesi dall’assunzione, il Trattamento di Fine Rapporto verrebbe versato in un fondo pensione previsto dal contratto collettivo o dalla categoria professionale.

Il modello proposto è quello life cycle, che adatta il profilo di investimento all’età del lavoratore. Questa scelta automatica punta a superare l’inerzia decisionale che porta i lavoratori a lasciare il TFR in azienda. Il silenzio-assenso non elimina la possibilità di scelta: il lavoratore può scegliere il mantenimento del TFR in azienda o per un fondo diverso in un secondo momento. La riforma è ancora in fase di studio.