Prenotare un parcheggio è reato: il posto è del primo che arriva | Se ti beccano sono dolori
Mantenere un parcheggio libero per un amico può lasciarti con una multa salata. Cosa sta succedendo? Non ci sono più scuse. (Pexels Foto) - managementcue.it
Mantenere un parcheggio libero per un amico può lasciarti con una multa salata. Cosa sta succedendo? Non ci sono più scuse.
I problemi di parcheggio nelle grandi città italiane sono in aumento. Secondo l’Osservatorio Aipark, il 30% del traffico urbano è causato da chi cerca un posto auto. Le aree centrali sono congestionate e i posti auto insufficienti.
Le ZTL complicano la mobilità urbana. In molte città, le zone a traffico limitato riducono l’accesso alle auto, ma non offrono alternative di sosta. I residenti faticano a trovare parcheggio vicino casa, mentre i pendolari devono affidarsi a parcheggi a pagamento o app dedicate.
Venezia, Bologna e Firenze sono tra le città dove parcheggiare è diventato quasi impossibile. Le strade strette, la riduzione dei posti disponibili e le nuove normative ambientali rendono la sosta un problema quotidiano.
Gli italiani impiegano in media 35 minuti al giorno per trovare parcheggio. Le soluzioni sono parcheggi multipiano, incentivi alla mobilità sostenibile e riforma delle tariffe orarie. Ecco come si organizzano in tanti e cosa rischi.
Cosa troverai in questo articolo:
L’assenza di parcheggi
Il traffico urbano è aggravato dalla mancanza di posti auto. A Roma mancano circa 190 mila stalli, a Napoli oltre 56 mila. Il rapporto tra residenti e disponibilità è critico: 1 posto ogni 39 abitanti nella capitale. Le amministrazioni locali stanno valutando nuove strategie, ma i tempi sono lunghi.
Le app per prenotare il parcheggio aiutano a ridurre i tempi di ricerca, ma non risolvono il problema alla radice. Cosa rischia chi tenta di lasciare il posto libero a un amico mettendosi su uno stallo?

Cosa succede
Stando a quanto riportato da QuattroMania, bloccare un parcheggio a piedi per riservarlo a un amico è una pratica diffusa ma non legittima. Il Codice della Strada non riconosce alcun diritto di prenotazione su suolo pubblico, e lo spazio libero deve essere accessibile alla prima auto che arriva. Quando una persona si posiziona nello stallo per impedirne l’occupazione, commette un’infrazione che può essere sanzionata. Le autorità possono contestare l’occupazione abusiva di suolo pubblico o l’intralcio alla circolazione, con multe che possono arrivare fino a 680 euro.
Il comportamento è considerato scorretto e pericoloso in contesti urbani congestionati. Non esiste alcuna norma che consenta di tenere il posto a piedi, e chi lo fa rischia anche tensioni con altri automobilisti. La legge tutela la parità di accesso agli spazi pubblici, e ogni tentativo di riservarli in modo informale è contrario ai principi di equità e sicurezza. Anche se il gesto può sembrare innocuo, può generare situazioni di conflitto e rallentamenti del traffico. Le forze dell’ordine invitano a evitare simili comportamenti e a rispettare le regole di circolazione.
