Bonus affitto senza età: 3.000€ ce li mette lo Stato | Ti basta solo chiederlo

Affitto e Giorgia Meloni (Canva - Rai foto) - www.managementcue.it

Affitto e Giorgia Meloni (Canva - Rai foto) - www.managementcue.it

Un aiuto economico pensato per alleggerire il peso del canone d’affitto e supportare chi vive situazioni abitative complesse.

In molte città italiane, trovare un alloggio a un prezzo accessibile è diventata una vera sfida. Il costo della vita, unito a contratti di lavoro spesso precari o appena avviati, rende difficile affrontare con serenità le spese mensili. Il canone d’affitto rappresenta, per molti, una delle voci più ingombranti nel bilancio familiare, tanto da costringere a rinunce anche importanti nella vita quotidiana.

La pressione economica si fa sentire soprattutto tra i giovani e le famiglie a basso reddito, che spesso non possono permettersi un’abitazione adeguata nel luogo in cui lavorano o studiano. Non mancano le storie di chi è costretto a fare lunghi spostamenti ogni giorno pur di risparmiare sull’affitto, oppure di chi divide spazi troppo ristretti pur di rientrare nel budget.

Negli ultimi anni, alcuni enti locali hanno cercato di mettere in campo strumenti di supporto per chi vive in affitto. Le iniziative variano da regione a regione, ma condividono un obiettivo comune: ridurre il peso del canone per chi si trova in condizioni economiche delicate. Tuttavia, non sempre è facile orientarsi tra i bandi, le scadenze e le procedure di domanda.

È proprio in questo contesto che alcune misure statali e regionali cercano di offrire una risposta concreta. Strumenti che, seppur spesso poco conosciuti, possono fare la differenza nel bilancio mensile di molti italiani. E tra queste, ce n’è una particolarmente attesa ogni anno da chi si trova in difficoltà con l’affitto.

Una misura pensata in queste situazioni

Come riporta Wizbii, tra le agevolazioni più interessanti previste per il 2025, emerge un contributo specificamente rivolto a chi ha dovuto trasferire la propria residenza per motivi di lavoro. Questo aiuto si concentra su coloro che hanno firmato un contratto a tempo indeterminato durante l’anno, con l’obiettivo di sostenere economicamente chi ha iniziato un nuovo percorso professionale lontano da casa.

Per poter presentare la domanda, è necessario rispettare alcuni requisiti precisi: tra questi, un reddito annuo da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro e una distanza di almeno 100 km tra la vecchia e la nuova residenza. In più, l’immobile affittato deve essere destinato a uso abitativo principale. I dettagli sono pubblicati nei bandi comunali o regionali, che regolano le tempistiche e i documenti da presentare. Ma quanto si può ottenere?

Affitto (Depositphotos foto) - www.managementcue.it
Affitto (Depositphotos foto) – www.managementcue.it

I numeri e chi può beneficiarne davvero

Il cuore della misura è rappresentato da un contributo fino a 5.000 euro annui, erogato sotto forma di rimborso o detrazione per le spese di affitto. L’importo varia in base al reddito ISEE e al tipo di contratto di lavoro, ed è totalmente esente sul piano fiscale. Questo bonus è pensato per alleggerire le spese di chi ha appena iniziato una nuova occupazione e deve affrontare un affitto lontano da casa.

In alcune regioni, come la Campania o la Sicilia, i bandi sono già stati pubblicati. In Campania, il contributo può arrivare fino a 3.000 euro, mentre in Sicilia è riservato soprattutto a chi si trova in condizioni economiche più fragili. Entrambe le regioni consentono l’invio della domanda online attraverso i portali ufficiali dei Comuni, previa verifica dei requisiti richiesti e consegna dei documenti obbligatori.