Stretta definitiva agli affitti brevi: tasse più alte, ma ci rimettono tutti | Se hai una casa sei rovinato
 
        I prezzi aumentano e il turismo anche: la nuova tassazione potrebbe lasciare senza parole chi cerca un'entrata extra con gli affitti brevi. (Pexels Foto) - managementcue.it
I prezzi aumentano e il turismo anche: la nuova tassazione potrebbe lasciare senza parole chi cerca un’entrata extra con gli affitti brevi.
L’aumento dei prezzi degli affitti turistici ha superato il 12% nelle grandi città d’arte italiane. Venezia, Firenze e Roma sono le più colpite. La scarsità di alloggi disponibili ha spinto i residenti fuori dai centri storici, per un aumento della crisi abitativa.
L’overtourism ha raggiunto livelli critici: il 56% degli italiani lo considera un problema concreto. Il sovrafflusso turistico crea congestione urbana, degrado ambientale e perdita di identità locale. Le città più esposte hanno introdotto limiti agli affitti brevi e accessi contingentati per contenere l’impatto.
Le restrizioni estive hanno puntato su ingressi a numero chiuso per spiagge e centri storici. Venezia ha rafforzato il sistema di prenotazione, mentre Napoli e Firenze hanno limitato le locazioni turistiche. La tassa di soggiorno è stata aumentata per compensare i costi di gestione.
Il paradosso italiano vede spiagge a pagamento vuote, città strapiene e prezzi alle stelle. Il turismo mordi e fuggi ha saturato le infrastrutture, mentre i soggiorni lunghi sono penalizzati dai costi. Cosa succede con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio?
Cosa troverai in questo articolo:
Il panorama degli affitti brevi
L’aumento dei prezzi degli affitti è legato alla riduzione dell’offerta abitativa e alla pressione del turismo internazionale. I soggiorni brevi hanno ridotto la disponibilità di case per residenti, spingendo i canoni verso l’alto. I property manager segnalano una crescita della domanda, ma anche una polarizzazione tra zone centrali e periferiche.
Secondo Repubblica, il 53% degli italiani è favorevole al divieto delle key box, mentre il 35% chiede limiti agli affitti brevi. Le città sovraffollate perdono vivibilità, e i residenti subiscono l’impatto di flussi incontrollati.

L’aumento delle tasse
Il governo ha annunciato un aumento della tassazione sugli affitti brevi, con la cedolare secca dal 21% al 26%. La misura, contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2026, non riguarda solo le società o i grandi operatori, ma anche i privati che affittano una singola abitazione. L’obiettivo dichiarato è incentivare gli affitti lunghi e contrastare l’overtourism, ma secondo molti esperti, senza tutele reali per i proprietari, la riforma rischia di bloccare il mercato.
Il provvedimento coinvolge circa 500 mila immobili tra case vacanze, B&B e locazioni turistiche. L’aumento dell’aliquota fiscale potrebbe ridurre la disponibilità di alloggi brevi? In ogni caso, ora chi opera con il sistema degli affitti brevi ora paga più tasse. La notizia arriva da Idealista.
